“Allora tifa Juventus.”

Condividi su

di Danilo Cappella

“Sono io il vostro Cavani.”
Queste parole mi risuonano in testa da qualche giorno, da quando De Laurentiis le ha urlate davanti al pubblico di Dimaro.
E mi hanno risvegliato da un torpore e da un distacco verso il campionato che durava più o meno dall’ultimo weekend di Aprile; da quando, cioè, ci è stato scippato dalle mani ciò che ci sarebbe appartenuto di diritto.
E, già in quell’occasione, l’uomo che si autoproclama Cavani, cosa fece?
Nulla.
Perché il secondo posto gli sta bene, gli sta quasi largo.
Perché l’ha sempre detto che vincere non gli interessa tanto quanto gli fa gola “esportare il marchio Napoli” all’estero.
Per lui è solo una macchina che muove soldi, ma la gente, a Napoli, sta raggiungendo il limite della sopportazione.
A parte chi ancora lo venera, e fa migliaia di chilometri per osannarlo, per farsi autografare la maglietta da lui.
Non capirò mai.
Credo li paghi, non la trovo un’altra spiegazione onestamente.
E quanto gli sta bene continuare ad essere idolatrato da chi ancora non vede la realtà, gli piace così come gli piace essersi seduto al tavolo del Palazzo che dovevamo conquistare, e dal quale invece ci siamo fatti soggiogare ancora una volta.
E lui che fa?
Ancora oggi, se la prende con Sarri.
Lo critica, prova a ridicolizzarlo, ma sbatterà sempre contro un muro fortissimo se pensa di poter sostituire il mister nel cuore dei Napoletani.
E Sarri l’abbiamo amato perché si è sempre comportato come uno di noi, si è sempre dichiarato uno di noi.
Non come lui, che in tempi non lontani disse “Voi non avete vinto un cazzo!”, come ad escludersi dai Napoletani.
Fa bene, ad escludersi, presidente (non mio).
Non vorrò mai essere rappresentato da uno che prende in giro un popolo intero, addirittura proponendo un sondaggio sul sito ufficiale della società su quale sia la bufala più grande tra Di Maria e Cavani.
Non vorrò mai essere rappresentato da uno che, in risposta ad un tifoso che chiede il diritto di sognare, risponde “Allora tifa Juventus.”
Certe cose fanno salire il sangue al cervello.
Davvero?
Tifa Juventus se vuoi vincere?
L’essenza di tutto ciò che siamo si perde al suo cospetto, per la vergogna che dobbiamo metterci in faccia, perché anche domani verremo derisi, perché magari lei scapperà in motorino durante i sorteggi.
Ma tanto il tempo farà il suo corso.
Aspetto sempre di vedere il famoso stadio da 30000 posti costruito fuori da Napoli.
Lo faccia, forza.
Stiamo aspettando.
O la scugnizzeria.
Tutta fuffa. Portata avanti da uno che pensa di farsi amare perché sa autoproclamarsi Cavani? Avesse detto Higuain, forse ci avrebbe preso.
No, forse no.
Forse pure il Pipita è meglio di lei.
Lei che non ha fatto nulla, in tanti anni di gestione, che non prevedesse un tornaconto personale.
Ci avrebbe fatto perdere i campionati pur di averne beneficio in qualche modo che non avremmo mai saputo, se ne avesse avuto la possibilità.
E nessuno mi toglie dalla testa che è quanto successo nell’ultimo weekend di Aprile.
Lei è un grande imprenditore, furbo, capace, ma non sarà mai un Napoletano.
Non sarà mai il mio Presidente.

Sono un ingegnere aerospaziale di 28 anni, appassionato di lettura, viaggi e malato del Napoli e di Napoli. La passione per la scrittura e per i viaggi mi ha permesso di aprire la mente, di non avere pregiudizi, di considerare la vita in maniera non convenzionale, e di immaginarla come un immenso viaggio tra le culture di ogni parte del mondo.