Amministrazione comunale sempre più nel caos: le dichiarazioni del consigliere Raffaele Bene dopo l’uscita dalla maggioranza.

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E’ notizia di questi giorni l’abbandono, da parte del consigliere Raffaele Bene, della maggioranza guidata dal Sindaco Carfora. Bene, dopo aver, tempo fa, palesato il suo disagio nei confronti del percorso e delle scelte di “chiusura”  dell’amministrazione, durante diverse riunioni di maggioranza, ha espresso pubblicamente la sua posizione durante il consiglio comunale dello scorso 27 febbraio.  In maniera consequenziale,  ha lasciato la Presidenza della Commissione AA.GG. del Comune ed il gruppo consiliare Idv (di cui, ora, Raffaele Petrone rimane unico esponente in maggioranza), aderendo al gruppo misto che siede tra i banchi dell’opposizione.

Lo abbiamo raggiunto e gli abbiamo chiesto di rilasciarci una dichiarazione in merito a questa sua decisione:Già da tempo avevo espresso la mia idea circa la necessità di aprire un dialogo nei confronti anzitutto del Partito democratico,  per recuperare l’identità politica che questa maggioranza ha ormai completamente perso.  Ho personalmente invitato, nelle riunioni di maggioranza e nelle assisi consiliari, il Sindaco a verificare l’esistenza di presupposti per la creazione di un percorso condiviso con il Pd, allo scopo di riappropriarci dell’identità di amministrazione di centro sinistra. Ma le mie richieste sono rimaste, purtroppo, senza seguito. Questa amministrazione si è piuttosto, e in più occasioni, aperta ai contributi esterni di chi, come dimostrano i fatti, non ha avuto  ( e continua a non avere)a cuore lo spirito della coalizione con cui 4 anni fa abbiamo vinto le elezioni. La mia scelta, tra l’altro piuttosto sofferta, è dovuta ad un ragionamento di tipo squisitamente politico, e non amministrativo o gestionale: negli ultimi anni si è, di fatto, snaturata l’identità politica di un governo sempre più chiuso in se stesso- e la frattura con il Pd ne è la prova- e sempre più isolato rispetto alle logiche sovracomunali. E questo ha creato una situazione davvero paradossale per una città come Casoria, che conta oltre 90 000 abitanti”.

BENEGli abbiamo chiesto  poi cosa accadrà ora, e se la maggioranza (o presunta tale) continua ad avere i numeri per governare, anche in seguito alla sua fuoriuscita:

“I numeri, a dire la verità, mi interessano poco o nulla. Ho sempre cercato di mettere al servizio di questa amministrazione la mia competenza e la mia professionalità. Non mi interessa essere “il tredicesimo”, l’ago della bilancia, né tra le fila della maggioranza né, tantomento, tra quelle dell’opposizione. La mia scelta è stata frutto di una riflessione sull’agire politico dell’amministrazione per la quale ho finora lavorato. Ad un certo punto di questo percorso non sono più stato in grado di capire chi  tenesse realmente le fila della maggioranza: riconoscevo e riconosco nella figura di Enzo Carfora la figura del Primo Cittadino, nella persona di Tommaso Casillo quella di forte leader politico, ma poi…per il resto ho avuto difficoltà a capire chi, realmente, fossero i miei compagni di viaggio”.

Cosa accadrà ora? “ Mi spiace dire che avevo già avvertito questo sensore da tempo, ma questa maggioranza molto variegata non ha una visione programmatica, non riesce a fare programmi neppure a breve termine , figuriamoci a medio- lungo termine. Non sono in grado di dire se poi alla fine la questione dei “numeri” avrà la meglio sulle altre e sull’ideale politico da cui siamo partiti (e che abbiamo perso per strada), ma spero proprio che non sia cosi”.

La maggioranza, in fin dei conti, continua a perdere pezzi e si ritrova, di fatto, sgretolata. E’ da oltre un anno che questa amministrazione è ferma, in una apatia che ormai sembra essere diventata  quasi normalità e a farne le spese sono sempre e soprattutto i cittadini. Il trasversalismo di alcuni ormai non è più un segreto e l’asse Carfora- Casillo sembra dare cenni sempre più forti di cedimento. Le prossime elezioni regionali potrebbero dare la sferzata finale. Staremo a vedere.

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.