Anziani sulle barricate a Roma: occupato il centro sulla Cassia con un clamoroso blitz

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di Alessandro D’Orazio

Quanto accaduto nei giorni scorsi a Roma ha del clamoroso. Alcuni anziani, infatti, appartenenti al centro sociale “Tomba di Nerone” hanno occupato la struttura sulla Cassia, che era stata chiusa appena un mese prima per inagibilità. Nel corso del pomeriggio del 2 luglio, un gruppo formato da una settantina di iscritti si sarebbe recato, intorno alle 17.30, presso l’edificio sito in via Cassia n. 726 e dopo aver forzato il lucchetto di ingresso ha occupato lo stabile.

Tutto ha avuto inizio quando, durante i primi giorni del mese di giugno, il Municipio XV di Roma ha deciso di chiudere il centro a causa di alcuni problemi riscontrati nelle condizioni di tenuta della struttura. A tali irregolarità gli anziani hanno provato a porre rimedio, effettuando di tasca propria alcune migliorie, tra le quali l’istallazione di due impianti: uno elettrico e uno per l’aria condizionata. Non essendo, però, stati autorizzati i lavori in questione dal Municipio XV, il centro è rimasto di fatto chiuso.

L’episodio, oltre ad evidenziare la volontà degli iscritti di rientrare in possesso di una struttura, che seppur fatiscente, rappresentava per molti l’unico punto di ritrovo possibile in grado di alleviare solitudine e malinconia di ogni sorta, riproduce soprattutto la visibile necessità da parte delle istituzioni di porre maggiori tutele nei confronti di questo tipo di servizi. A causa della scarsità delle risorse finanziarie, infatti, la tensostruttura gelida d’inverno e afosa d’estate, in cui gli anziani della Cassia si incontravano per stare insieme e trascorrere a loro modo attimi di felicità, è stata ristrutturata attraverso l’autotassazione di persone, il cui unico desiderio è quello di trascorrere serenamente alcune ore della giornata.

A onor di cronaca, non si ricordano in Italia casi di occupazioni di questo genere. Tuttavia si spera che un rapido intervento delle istituzioni preposte possa dirimere la questione. E mentre gli anziani “ribelli” si stanno organizzando a turno per restare ad occupare il centro, sono attese a breve le reazioni del municipio capitolino.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.