Bellezza è accettazione di sé

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Elisa D’Ospina, una delle più famose top model curvy italiane, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori di Vicenza lunedì 9 e martedì 10 marzo per parlare di educazione alimentare.

Sono sempre di più i giovani che soffrono di disturbi legati all’alimentazione e alla non accettazione del proprio corpo. E il mondo della moda e dello spettacolo certo non aiutano i ragazzi a farsi un’idea sana del proprio corpo.

Nota per il suo impegno rivolto verso una corretta alimentazione e la prevenzione dei disturbi alimentari, in particolare tra gli adolescenti, da anni Elisa D’Ospina, ambassador di Expo 2015 sui temi dell’educazione alimentare, è testimonial nelle scuole italiane per la sensibilizzazione su un tema ancora spesso sottovalutato per diffusione e conseguenze.

Il 40% dei disturbi del comportamento alimentare – che solo in Italia interessano 2 milioni di giovani – si manifesta tra i 15 e i 19 anni, ma negli ultimi anni si è assistito a un notevole abbassamento dell’età: i primi “segnali” possono comparire anche nella preadolescenza, tra gli 8 e i 12 anni. A soffrirne sono in particolare le ragazze: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le patologie di tipo anoressico e bulimico rappresentano tra le teenager la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali.

 

La popolazione più affetta da anoressia o bulimia nervosa è quella più sotto la pressione di un’immagine adeguata e standardizzata ai dettami dalla società, una popolazione per la quale avere questo tipo di immagine è diventato un valore. Le ragazze e le giovani donne devono essere piacevoli, belle, e snelle, d’altro canto i ragazzi, fino a poco tempo fa, erano meno influenzati da questa immagine, ora le cose stanno cambiando rapidamente.

I ragazzi, come le loro coetanee, presentano gli stessi modelli biologici e psicologici considerati fattori di rischio per sviluppare un disordine alimentare (mantenere un peso basso durante la crescita, vedersi costantemente sovrappeso, anche se si è normopeso alternare diete rigide e abbuffate compulsive). Si pongono l’obiettivo di diventare più muscolosi e massicci, e questo spiega parzialmente l’uso illecito e potenzialmente pericoloso di steroidi e altre droghe tra la popolazione di adolescenti e giovani maschi.

Avere un disordine alimentare non ha nulla a che fare con scorrette abitudini alimentari, non ha a che fare con l’assunzione di carboidrati o grassi, ha a che fare con comportamenti compulsivi e con il sentire di avere un valore personale solo se il proprio peso rimane al di sotto di un certo livello, perché questa è la strada per dimostrare a se stessi che sono forti abbastanza per avere il controllo addirittura sulla biologia.

 

Diversi sono i campanelli di allarme che devono far tenere alta la guardia sulla possibilità di sviluppo di un disturbo alimentare, spiegano gli esperti. Tra questi: preoccupazione per il cibo e il peso; dieta eccessiva; conto delle calorie; pesarsi più volte al giorno; sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all’alimentazione; comportamenti bulimici; sentirsi grassi pur avendo un peso normale; eccessiva attenzione all’esteriorità; ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica; cambiamenti emotivi.

Sicuramente la famiglia e la scuola sono fondamentali per sviluppare coscienza di sé, delle proprie capacità e del proprio valore al di là dell’aspetto fisico. Ma sarebbe altrettanto importante che dalla tv, dal cinema, dal giornali arrivassero segnali forti contro questa “bellezza” finta e innaturale.

Classe 72, torinese e profondamente torinista e anti-juve. Convinta notav, amante della satira e della comicità. Scrivere è tutto quello che vorrebbe fare da grande.