Che domenica bestiale!

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Sono ore molto concitate quelle che separano i politici nostrani dal consiglio comunale convocato per domenica pomeriggio. Durante l’assise si deciderà del futuro di questa amministrazione: i nostri consiglieri e il nostro Sindaco continueranno  a stare comodamente seduti sulle loro poltrone o dovranno lasciarle al commissario prefettizio, per i prossimi 9 mesi?

La maggioranza, fondamentale per il bilancio, sembra vacillare. I numeri, pur adottando tutte le strategie possibili, questa volta pare che manchino per davvero. Tra vacanzieri d’oltranza, consiglieri ballerini che volta per volta decidono se sedersi di qua o di là e colpi di scena dell’ultimo minuto, se ne vedranno sicuramente delle belle!

Quello dell’approvazione del bilancio è di certo uno degli ultimi atti di una maggioranza che è ormai da troppo tempo allo sbaraglio, senza una coalizione forte che la sostenga e lasciata troppo spesso ai colpi di testa di qualcuno. Il Sindaco, dal canto suo, ha difficoltà a tenere le fila di una amministrazione ormai troppo dissolta, e ciò non solo per la rottura atavica con il Partito democratico, ma per lo sfasciamento dell’Api e l’adesione di diversi consiglieri al Gruppo misto. Come se non bastasse, a complicare la situazione si sono messe poi non una ma una serie di spade di Damocle che pendono sulla testa dei nostri governanti, tra le ultime la relazione del MEF e la diffida del Prefetto Pantalone. Già nei mesi scorsi il Prefetto aveva indicato all’amministrazione di procedere con l’approvazione del bilancio preventivo 2015, ma i nostri amministratori hanno fatto orecchie da mercante e cosi, puntuale come non mai, è arrivato, lo scorso 11 agosto, un provvedimento sanzionatorio che ha intimato la convocazione per l’approvazione del bilancio entro e non oltre il prossimo 31 Agosto.  Come è sicuramente noto ai nostri lettori, la mancata approvazione del bilancio comporterebbe lo scioglimento immediato dell’Assise civica e la nomina di un commissario. E Casoria purtroppo non è nuova ad una gestione commissariale. Cosa accadrà? Numerosi e imprevedibili gli scenari possibili. Di certo, consentiteci, la tesi che la mancata approvazione possa essere anche solo dovuta a qualche consigliere che al momento si trova “all’estero” – magari a godersi un po’ di sole su una isola tropicale e che sono impossibilitati dal trovare un volo per rientrare – non riesce a convincere stavolta nemmeno i più buonisti. Si prospettano ancora un paio di giorni molto agitati, fatti di incontri e scontri, accordi e disaccordi e soprattutto conta e riconta di numeri. Bisogna arrivare a 13 per andare avanti. E il 13 non è sempre un numero gradito. Ad ogni modo rumors, polemiche, pettegolezzi e dicerie (vere o false) hanno le ore contate. Il destino di questa amministrazione sarà svelato domenica pomeriggio, a meno di altri colpi di scena. Non sta a noi giudicare se questa amministrazione abbia fallito o abbia fatto bene ed abbia ancora le carte giuste per andare avanti. Se è cosi ci auguriamo che nei prossimi (e decisivi) mesi prima del tour de force delle comunali di maggio prossimo si riesca nell’intento di abbandonare la vetusta e anacronistica pratica del “scegli il sindaco all’ultimo minuto”. Ci auguriamo che la stagione dei ricatti, delle inadeguatezze, delle palesi violazioni lasci al posto a quella della programmazione, dei progetti e della buona amministrazione. E’, sinceramente, uno spettacolo triste, in questo modo si tengono in ostaggio i problemi dei cittadini, delle famiglie e delle imprese che operano sul territorio. Speriamo che chiunque sia chiamato a guidare la città, riesca nell’intento di fare qualcosa di buono per Casoria e per i Casoriani.

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.