Gianni Lettieri, candidato sindaco nella città di Napoli, tenta di arrivare al cuore dei napoletani, a mio avviso, a suon di affermazioni sbagliate. Ha pensato che la strada maestra per vincere le elezioni sia screditare Napoli, tappezzando la città di manifesti giganti in cui si riportano sconfitte, traguardi mancati e sregolatezze. Aveva già errato nella comunicazione nel 2011 quando si definì lo “scugnizzo della duchessa” , puntando su un trasversalismo civico poco efficace e pertinente. Ora scredita la città a caratteri cubitali e molti napoletani si sentono offesi ed indignati. Tra loro replica anche Angela Luce, attrice e cantante, con una lettera aperta all’aspirante sindaco, esternando la propria contrarietà alla scelta di marketing denigratorio.
L’errore sta nell’aver colpito al cuore dei napoletani: una pugnalata al petto, dove i partenopei conservano tutta la poesia di una città che a volte arranca, altre si improvvisa, altre ancora combatte anche senza armi , ma che ha un forte amor proprio. Basti vedere il napoletano tifoso, quello con il cuore azzurro come la sciarpa: non si abbatte se perde, si intristisce e si arrabbia, ma combatte e non denigra. A Lettieri va detto che aver ‘toccato’ negativamente la città di Napoli, non lo rende un buon napoletano e che la ‘napoletanità’ é una cosa seria.