Dalla musica la speranza!

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  • di Maria Rusolo

Arriva ai Senzatempo, per questo quarto evento in programmazione, Eumir Deodato ed il suo Europa Express.

Un pezzo di storia della musica internazionale, un grande artista e musicista che immergerà ancora una volta Avellino nella bellezza delle note che libere volano su fili immaginari nella nostra sala da concerti.

Perché è nella bellezza, la risposta alle nostre angosce, alle nostre paure, ai nostri limiti e confini, fisici e mentali.

Deodato è uno dei più grandi musicisti e produttori degli ultimi trent’anni, nasce da genitori italo-portoghesi, ed è praticamente autodidatta, spazia a cielo aperto in vari generi musicali, ma la sua base di partenza, è senza timore di smentita il jazz.

Inizia con la fisarmonica verso i 12 anni, ma ben presto raggiunge abilità strumentali tali da realizzare la sua prima sessione di registrazione a soli 17 anni.

Prima pianista, poi autore ed arrangiatore della scena della Bossa Nova in quel di Rio, cresce insieme ad altri musicisti nel periodo della dittatura militare del Paese, spostandosi però presto nella città di New York.

Funk, bossa, elettronica, jazz tutto si fonde in quella che si può definire solo “buona musica” e che prescinde in realtà da vere e proprie etichette.

Ha venduto oltre 25 milioni di dischi solo negli Stati Uniti ed è cresciuto artisticamente accanto a mostri, del calibro di Jobim e di Nascimento.

Spesso si parla di lui con riferimento al suo primo successo Also Sprach Zarathrustra, rivisitazione del brano di Strauss, colonna sonora del film di Kubrick 2001 Odissea nello spazio, in maniera davvero riduttiva. Eumir è stato ed è anima di mille e più cose, non possono qui non citarsi alcuni tra i progetti più importanti: Earth, wind and Fire, Kool and the gang, Bjork.

Ma, mai come per questo artista il limite non esiste e la contaminazione è regola, in una musica priva di regole, ma una musica che lui stesso definisce impegnata, in contrapposizione a quello che negli ultimi anni ha fatto la parte da leone anche nella cultura Americana. Dirige molte orchestre jazz in giro per il mondo, non fa mancare nulla al proprio curriculum, tutto diventa esperienza e punto di partenza per continuare a sperimentare, a ballare sul tempo e sulle sue evoluzioni.Il legame con l’Italia è da sempre estremamente molto forte, nel 1976 ha collaborato con Massimo Ranieri all’album “Meditazione”.

Ai Senzatempo , presso l’Hotel de la ville, il 22 novembre  sarà accompagnato dall’Europa Express quintet:  Piero Odorici al sax, Daniele Santimone alla chitarra,  Pier Mingotti al Basso e Stefano Paolini alla batteria.

Un concerto che travolgerà il pubblico e durante il quale le atmosfere funky faranno saltare gli spettatori sulle sedie, che spingeranno tutti a ballare e muoversi trascinati dal ritmo e dalla passione di questi straordinari artisti.Un altro mattone messo al posto giusto, nella costruzione di un percorso diretto a diffondere l’amore per la musica e la bellezza, perché è la bellezza che in qualche modo consentirà di costruire una speranza per un mondo dilaniato da violenza ed orrore.

La musica come linguaggio universale che unisca i popoli a qualsiasi latitudine, dinanzi alla quale unirsi in un abbraccio forte ed unico.

Un concerto può anche questo. L’arte può anche questo.

 

 

 

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