Droga in cambio di sesso: escort napoletano denuncia un prete.

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La denuncia è stata già pubblicata da La Nazione, Il Mattino e altri quotidiani. Su sua esplicita richiesta, però, Francesco M., giovane napoletano laureato in giurisprudenza e di professione escort, ieri mattina ha voluto metterci faccia e voce in diretta con Gianni Simioli e con gli ascoltatori de “La Radiazza”, il format radiofonico più ascoltato e imitato della Campania.

Francesco denuncia un prete di Massa Carrara, che – in vacanza a Napoli – lo ha più volte contattato pagandolo per le sue prestazioni. “Quando l’ho conosciuto – ha spiegato Francesco ai microfoni di Radio Marte, non sapevo fosse un prete, perché mi aveva detto di essere un magistrato. Sperperava ogni volta cifre ingenti, senza badare a spese, e io credevo che attingesse al suo patrimonio personale”.

Poi, a detta del gigolò partenopeo, il “don” avrebbe cambiato strategia: promesse di lavoro, millantando conoscenze nelle alte sfere politiche , e offerta di stupefacenti in cambio dei suoi favori sessuali.

“Ho scelto di vendere il mio corpo, nonostante una laurea, e non ammetto che qualcuno pensi di sfruttare il mio cervello. Non sono cattolico, e scoprire che fosse un prete non mi ha sconvolto più di tanto. Ne ho decine fra i miei clienti, e fino a quando il rapporto resta professionale, la mia discrezione è assicurata. E non vorrei neppure che si pensasse che critico la Chiesa come istituzione: mi ha indignato scoprire che quel prete usasse le offerte dei fedeli per finanziare i suoi vizi”.

A quanto dice, avallato dal suo avvocato presente in studio durante l’intervista, Francesco ha denunciato sia alla curia di Massa Carrara, che a quella di Napoli. Le sue accuse sono documentate da foto, messaggi , video ed estratti conto a testimonianza delle spese folli in alberghi a 5 stelle per vacanze extra lusso e festini gay dove la cocaina non mancava mai.

La diocesi di Massa Carrara ha avviato un’indagine, da Napoli non sono, per il momento, giunte risposte.

Intanto Francesco, a quanto pare, non resta in religioso silenzio.

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.