Ennesimo schiaffo alla storia e alla cultura casoriana?

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A pochi giorni dalla presentazione del volume dell’ing. Giuseppe Clarino “L’INSULA CASORIANA DEI ROCCO DI TORREPADULA” nel quale, con dovizia di particolari, vengono descritte le storiche proprietà dei Rocco di Torrepadula inserite nel contesto storico-urbanistico della Casoria dal 1400 a oggi, pare che stia per consumarsi un altro “crimine urbanistico”, come ebbe a scrivere lo stesso Clarino nel suo volume su Palazzo Carmignano, ai danni della città.

È sorto un cantiere, peraltro senza nessuna insegna che indichi i lavori a farsi, al palazzo che fu di Gennaro Rocco in via Nicola Rocco 13: forse il più bello che i Rocco eressero in Casoria. Dimora oggi fatiscente e abbandonata dai vari proprietari che si sono succeduti, e che forse proprio per questo ha conservato inalterata la sua struttura e la sua bellezza. Quali lavori sono previsti? Quale destinazione sarà data alla struttura e al giardino posteriore? Perché, come per legge, non è apposto alcun cartello che indichi i vari soggetti coinvolti nei lavori?

Schiaffo alla cultura e storia casoriana perché dopo:

  • l’abbattimento dello storico palazzo Carmignano per far posto alla speculazione edilizia;
  • il rimaneggiamento del palazzo dei Rocco in via Nicola Rocco 3 che con vari artifizi urbanistici (Die, Scie, Pdc, variazioni di destinazioni d’uso) ha perduto gran parte della bellezza e struttura originaria;
  • la cementificazione dello storico palazzo Rossi in via Santa Croce;
  • l’abbattimento e ricostruzione di alcuni palazzi in via Cardinale Maglione e rimaneggiamenti di altri;
  • i rimaneggiamenti di alcuni palazzi in via S. Mauro (prima e dopo la scuola S. Mauro).

Tutti palazzi sorti intorno alle chiese di San Mauro San Benedetto che costituiscono il vero e unico centro storico della città.

Con questi scempi si sono private le future generazioni della memoria dei loro antenati.

Se si vuole continuare su questa strada, si segnala che sono ancora disponibili:

  • un palazzo in via San Rocco;
  • uno all’inizio di via P. Ludovico;
  • alcuni in via Carlo Verre;
  • altri in via Santa Croce
  • uno in via Cavour (di fronte all’ufficio postale);
  • o’ vic’ e santu lione, ecc.

Questa città non vuole che l’immagine usata da Clarino per la locandina che pubblicizzava l’evento del suo ultimo lavoro diventi un vago ricordo dei casoriani oggi viventi.

 

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