Idrocarburi, ambiente e sicurezza: il ruolo degli infiltrati, delle “bufale” e degli “scienziati” filopetrolieri.

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Subito dopo gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia Romagna furono diffuse alcune notizie palesemente infondate come ad esempio, che i terremoti potessero essere stati provocati dalla fatturazione idraulica del sottosuolo (fracking). Questa notizia fu rilanciata da vari media, comitati di cittadini, pseudo esperti. Era una notizia basata su niente, come poi mano mano è emerso! A chi ha giovato questa notizia? Ai comitati di cittadini che si sono organizzati dopo gli eventi, preoccupati del fatto che nel sottosuolo erano progettate attività invasive come lo stoccaggio di metano di Rivara e timorosi che altre attività eseguite nel sottosuolo, quando non c’era ancora molta attenzione, potessero in qualche modo avere concorso a causare gli eventi sismici, non ha giovato. La dimostrazione che in Italia non era consentito il fracking ha fatto fare la figura dell’ingenuo di turno, del disinformato, del professionista prevenuto a tutto ai vari comitati. In pratica ha fatto perdere una parte di credibilità ai comitati ed ha accreditato gli scienziati “filo petrolieri”. In ballo c’erano i risultati elettorali regionali e nazionali! Nonostante le figuracce fatte dai rappresentanti delle istituzioni nel caso della commissione ICHESE, i partiti che reggevano la regione e la nazione hanno vinto alla grande! E questo è quello che conta! Il controllo di regione e nazione è stato assicurato! Grazie anche alle azioni di disturbo pilotate tipo il ruolo inesistente del fracking, alla sperimentazione tra amici fatta nel giacimento Cavone che ha fornito assicurazioni circa la “innocenza” delle attività svolte nel giacimento Cavone (che si trova nell’area epicentrale dell’evento del 29 maggio 2012), al “controllo” via Internet dei social con interventi di amici qualificati professionisti filopetrolieri pronti ad aggredire gli autori indipendenti di interventi chiarificatori. Internet e i social non sono mezzi di diffusione solo di fatti e notizie trasparenti e vere ma, naturalmente, sono anche mezzi di controinformazione. Niente di strano! Sarebbe molto strano se così non fosse! Incontrollabili esperti possono diffondere notizie svianti, queste possono essere riprese e amplificate dai media e dagli scienziati amici filopetrolieri per poi essere smentite come false! E il gioco è fatto! Quando qualche indipendente esperto evidenzia qualche serio problema che interessa la salute dei cittadini e la sicurezza ambientale scattano le contromisure: attacchi offensivi tesi a screditare fatti da esperti filopetrolieri con la macchina del fango, querele intimidatorie…ecc. Azioni ben condotte tese a dimostrare che la maggioranza dei cittadini è ignorante, pensa solo al proprio giardino, dice sempre no per partito preso, ecc. In Campania e Basilicata le manovre di questo tipo sono ancora in corso! Uno scherzo da bambino, lineare, redditizio anche dal punto di vista degli esiti elettorali perché la maggioranza dei cittadini, finora, è stata distratta e credulona.

Ordinario di Geologia, attualmente a riposo, docente del Master in Pianificazione comunale presso l'Università Federico II di Napoli, Associato all'istituto CNR-ISAFOM. Ambiente e uomo, che fa l'uomo sull'ambiente, che fa l'ambiente sull'uomo i settori di interesse.