La Pixar festeggia 30 anni di animazione con una mostra nella capitale. Verso l’infinito e oltre…

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di Manuela Vitale 

 Siamo partiti dal 1995 con “Toy story” e “Toy Story 2”,  ci siamo poi persi con Nemo di “Alla ricerca di Nemo nel 2003 (ogni bambino e bambina ha temuto quello squalo), sognavamo di volare, correre, creare campi di forza, lanciare raggi laser o salvare il mondo nel 2004 con “Gli Incredibili”, abbiamo rivisto i precedenti Toy Story per prepararci a “Toy story 3” nel 2010,  ci siamo commossi con “Up” nel 2009,  abbiamo lottato e vinto con Merida in “Ribelle – The Brave” nel 2012,  ci siamo scoperti un po’ psicologi con “Inside Out” nel 2015, abbiamo pianto con “Coco” nel 2017 e, quelli della mia età, hanno rivissuto parte della propria infanzia con gli “Incredibili 2” giusto pochi giorni fa.

Tutti questi film sono stati prodotti dalla Pixar (Pixar Animation Studios) fondata nel 1986 e acquistata da Steve Jobs. Non a caso, la Pixar è stata la prima casa che fece un intero lungometraggio in computer-grafica. La Pixar è stata anche denominata “la terza creatura di Steve”: in totale Jobs aveva investito ben dieci milioni per il futuro gioiello dei più piccoli. “Steve Jobs era un perfezionista”, dice Larry Ellison (CEO di Oracle) che raccontò l’uscita di Toy Story: “Non so dire il numero delle versioni di Toy Story che ho visto prima che il film uscisse nelle sale”.

Era diventata una forma di tortura. Andavo da Steve e mi faceva vedere l’ultimo miglioramento del 10 per cento”. Steve era ossessionato dal fare le cose al meglio – sia dal punto di vista della sceneggiatura, sia della tecnologia – e non si accontentava di niente di meno della perfezione”

Se vi trovate a Roma, fino al 20 gennaio, nello storico Palazzo delle Esposizioni, troverete la mostra della Pixar, intitolata proprio “30 anni di animazione”. Evento per grandi e piccini: si potranno vedere come fare effetti speciali, ci saranno particolari opere espositive, eventi esclusivi sull’ animazione Pixar (titolo: A regola d’arte), sculture, bozzetti, disegni e materiali video.

Il percorso espositivo è stato ideato da Fabio Frasari, che propone una chiave di lettura basata su Personaggio, Storia e Mondo: quelli che lui definisce come fondamentali per produrre un film. Inoltre, ci sarà la presentazione di un film che ripercorrerà la storia della Pixar, attraverso i vari lungometraggi già prodotti e noi già stiamo pronti con i fazzolettini per asciugare le lacrime.

Sarà possibile andare a vedere la mostra dalle 10:00 alle 20:00, domenica, martedì, e giovedì; venerdì e sabato il Palazzo chiuderà mezz’ora dopo. Il costo del biglietto è di 12,50 euro ma c’è il ridotto a dieci. I bambini fino a sei anni non pagano e le famiglie x4 solo venticinque euro, x5 20; i ragazzi dai sette ai diciotto anni pagheranno sei euro. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale di Palazzo delle Esposizioni.

 

Studentessa di Giurisprudenza della Federico II a tempo pieno ma con tante, troppe, passioni. Su tutte spicca una che ha fin da quando le hanno insegnato a leggere: i libri. Ha iniziato a recensire libri grazie al sostegno del suo prof di inglese a sedici anni e, da allora, non si è fermata più. Un po’ Corvonero ma molto più Serpeverde, è una femminista che crede fermamente nella parità e nella democrazia ma, soprattutto, nella cultura. Ha nuotato per dodici anni e ha un acquario e un criceto.