La sostanza delle esperienze in classe.

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di Daniela Di Palma

Osservo i giovani da lungo tempo, perché lungo è il tempo che ho speso nel confronto quotidiano con loro. Ogni insegnante sa bene che si tratta sempre di uno scambio e che la trasmissione avviene a doppio senso e a molteplici livelli. Mi sento di dire che, anche qui , come in tutti i circuiti educativi quali quello della famiglia, assistiamo ad un accorciamento della distanza tra generazioni e ad un spostamento della prospettiva nel rapporto ‘grandi-piccoli’.

I ragazzi sono accanto a noi, in mezzo a noi, dietro di noi e non più solo di fronte a noi. La sostanza delle esperienze che si generano in classe si è talmente arricchita che il percorso quotidiano in aula si costella di una serie infinita di situazioni in cui i ragazzi sono chiamati a mettere in campo non solo la mera qualità di studenti ma a mettere in gioco , a tutto tondo, l’altra sfera, quella della personalità, della capacità di approccio alle cose,  dell’ emotività, della creatività, della propositività, della capacità critica, speculativa e dell’ iniziativa.

Il fuori aula didattico (che, per carità,  può realizzarsi anche stando seduti in classe) ci mette di fronte alla molteplicità di sfaccettature di un carattere, di una inclinazione, di un atteggiamento…una visita in città, un soggiorno studi all’ estero, un’ attività extra programmazione, diventano, pur non essendo gli unici, i momenti in cui fai la conoscenza, l’ ‘altra conoscenza’, quella che cambia  le distanze senza annullarle, quella che, lasciando il giusto spazio razionale, preserva i ruoli arricchendoli di una capacità di scambio assai più grande. Mi sembra di aver capito, in questi anni, che partendo da una comunione di intenti che diventa il patto iniziale che stringi con i tuoi alunni, e condividendo la passione e l’ onestà nell’ affrontare il contenuto del percorso, si possa dire di intraprendere un viaggio con la propria classe.

Non voglio pensare di scendere dall’ alto a imporre di studiare questo e quello perché così è scritto….noi vogliamo la stessa cosa, io sono qui a farti capire perché vale la pena conoscere questo o quello, cosa ha fatto alla mia vita e perché non si può perdere l’ occasione di accompagnarci in questo tragitto. Un patto iniziale che naturalmente avrà risposte diverse, come è facile immaginare, ma che, ho appurato, suona come una sfida che i giovani a seconda del carattere, della personalità, dell’inclinazione allo studio, della passione per la conoscenza, del senso di responsabilità e della curiosità accolgono e rielaborano ognuno a modo proprio.

E va bene così, basta che si parta! Basta che ognuno ricordi quella comunione di intenti e che  spontaneamente senta  la voglia di questo impegno…basta che ognuno in mezzo, di fronte o accanto a noi, fuori o dentro l’ aula porti se stesso in quella distanza accorciata dove lo spazio non perderà mai il segno della coerenza, del rispetto, della reciprocità e della passione.

 

Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.