“La via del successo”, il musical interpretato da Amii Stewart: riuscitissima la prima di ieri sera al Teatro Augusteo.

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Travolgente. E’ sicuramente questo uno degli aggettivi più indicati per descrivere lo spettacolo “La via del successo” andato in scena ieri sera, per la prima nazionale, al Teatro Augusteo di Napoli.  Protagonista di questo musical, della regia di Enzo Sanny e le coreografie di Jean Michel Danquin, la splendida  Amii Stewart, accompagnata dalle straordinarie Lucy Campeti e Francesca Haicha Tourè e con la partecipazione del bellissimo  Sergio Muniz. Lo spettacolo è liberamente ispirato alla carriera del gruppo vocale femminile statunitense “Diana Ross & The Supremes”, in auge negli anni ’60, che grazie al team produttivo della Motown Records arrivarono con 12 singoli in vetta alla classifica Billboard Hot 100 e alla classifica r&b.

12919566_1182776081733748_1225017555_oEssenziale il cast:  oltre agli attori, “solo” 4 ballerini e 12 membri di una incantevole orchestra dal vivo hanno divertito ed emozionato il pubblico, in una sala gremita, ed hanno ripercorso le tappe più significative della carriera di un gruppo che ha fatto la storia della musica, tanto da essere definito al pari dei Beatles, in versione femminile.  Un plauso particolare alla protagonista Amii Stewart, che alle soglie dei 60 anni ha sfoggiato una forma fisica invidiabile ed ha incantato tutti con il suo look, giovane e frizzante,   oltre che con la sua voce unica ed inimitabile.

Tripudio di applausi e momenti di grande entusiasmo già dai primi minuti dello spettacolo, quando la Stewart, nei panni di Karen, una giovane di colore appassionata di musica muoveva i suoi primi passi insieme ai  compagni della Detroit Art School sulle note di Listen, la canzone che l’avrebbe portata, nel giro di un ventennio, a scalare le vette delle hit internazionali.  Tra le paure della loro giovane età e il desiderio, fortissimo, di fare carriera, Karen e le sue amiche, Mary e Frenchie, riescono ad arrivare a New York per incontrare Martin Thomas, il più importante manager di musica afroamericana, che crede nelle loro innegabili doti vocali e organizza un concerto nel prestigioso Saint James Theatre di New York. Presente alla serata ci sarà Roger Peterson, presidente della Dolly Records, che le ingaggia per un contratto discografico. Da qui, con una trasposizione di teatro nel teatro, si assisterà ai vari tour di concerti delle tre ragazze; al percorso della loro carriera, seguita costantemente dal giornalista Alan Coleman che le ospiterà anche nel suo salotto televisivo; e all’ascesa verso il proclamato successo, che le porterà ad esibirsi, tra l’altro, come ospiti di onore della Regina al Palladium di Londra.

“La via del successo” si è presentato, agli occhi dei presenti, come il classico musical americano, un crescendo di musica, suoni, colori ed energia, che ha messo in risalto le eccezionali doti vocali delle interpreti che, in due ore e mezza di spettacolo, si sono esibite con 26 brani dal vivo, arrangiati in maniera magistrale da Marco Tiso. Delirio del pubblico-  molto variegato e di tutte le età-  e mani in alto a ritmo di musica sulle note di “I feel good” , “You can’t hurry love”, “Think” e “Joyful, Jouful”, solo per citare alcuni dei brani eseguiti. Spettacolari gli effetti scenici, le luci e le proiezioni di immagini e scene che consentivano di immergere il pubblico di volta in volta in una atmosfera diversa, colorata, entusiasmante.

Forte anche  il messaggio sociale dello spettacolo: sin dalle prime battute gli artisti hanno sottolineato l’importanza della musica nell’eliminare le barriere e cancellare le differenza tra bianchi e neri, perché la musica, hanno ripetuto più volte, “non ha colore”. Un messaggio attualissimo negli anni ’70, che hanno visto il successo di questa band e di tante altre dalla pelle nera, ma in voga anche oggi, in un modo tecnologicamente all’avanguardia ma dove le differenze legate al colore della pelle non sono state ancora del tutto superate.

12947092_1182776028400420_1368266120_oA tal proposito la scena sicuramente più emblematica è stata quella del Royal Command Show  di Londra, quando durante il concerto organizzato dai Reali di Inghileterra, Karen (nella realtà Diana Ross) ha tenuto un monologo che ha lasciato il mondo intero con il fiato sospeso: “Non ho molte occasioni di parlare a persone potenti come chi mi sta davanti oggi. Io, come vedete, sono nera, mentre voi siete bianchi. Io canto e voi mi ascoltate, poi quando tutto è finito ce ne andiamo insieme dalla sala. Ci sono posti nel mondo, compreso alcuni stati del mio paese, gli USA, dove neri e bianchi non hanno gli stessi diritti, non possono neanche uscire dalla stessa porta. Vorrei che ci pensaste quando tornerete nelle vostre case”.

Lo spettacolo rimarrà in scena a Napoli fino a domenica prossima, 10 Aprile e poi partirà il tour in tutta Italia; tra le tappe Roma, Milano, Genova, Sanremo, Montecatini. Se non lo avete ancora fatto…correte a comprare i biglietti, ne rimarrete entusiasti!

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.