La violenza non va taciuta…

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Ennesima morte di una donna per mano di un ex fidanzato ed anche questa volta la vittima ha ignorato quei piccoli allarmi che potevano indurla a sospettare che l’uomo, che diceva di amarla, in realtà serbava rancore nei suoi riguardi. Anche Sara  di  Pietrantonio, bruciata viva dal suo ex fidanzato, avrà pensato che quelle vicende sentite alla  tv su violenze perpetuate sulle donne non potesse capitare a lei. Aveva riferito alle amiche che lei avrebbe fatto desistere Vincenzo, l’ex fidanzato,  da qualunque intenzione cattiva,  che lei lo avrebbe cambiato.

In realtà gli uomini non cambiano,  soprattutto quando considerano la donna, che dicono di amare, un oggetto al quale non riescono a rinunciare. Il vero problema, dunque, è il possesso. Gli uomini trattano le donne come se fossero  di loro proprietà come un’ auto,  una moto, insomma come un qualcosa che gli appartiene e che non può assolutamente sottrarsi al suo volere. La  violenza, purtroppo, si è sempre perpetuata e la storia questo ce lo insegna, ma l’errore di sempre è quella di essere  taciuta. Questo non deve più accadere:  le donne devono raccontare,  devono denunciare, devono capire quali sono i campanelli d’allarme che possono indurre a credere che quell’amore non sia un amore sano,  ma che nasconde un lato scuro, quello della violenza.

La tendenza a fraintendere le situazioni che si subiscono per l’isolamento poi a cui spesso porta l’essere stolkizzati, come conseguenza diminuiscono fortemente la capacità di avere un corretto esame della realtà e risulta  sicuramente difficile trovare la volontà,  le motivazioni giuste per reagire. È  difficile mettere in atto ciò che è giusto fare quando si è victim stalker, ma gli  esperti fanno notare che sicuramente è  possibile attuare accorgimenti, ovvero azioni che non bisogna assolutamente compiere. Innanzitutto non bisogna giustificare il comportamento dello Stalker,  sottovalutare alcuni suoi atteggiamenti pensando che siano reazioni da innamorato; poi non bisogna assolutamente  ignorare alcune situazioni che possono essere indicative  della violenza: come Sara che ha ignorato la violenza di una settimana precedente alla sua morte, quando cioè Vincenzo le stringeva forte i polsi e la strattonava durante una discussione. È necessario che  una victim stalker  agisca in difesa di se stessa: deve  chiedere aiuto a persone competenti e  non deve mai pensare che il tempo in qualche modo possa sanare la situazione. Nessuno potrà restituire Sara alla vita, ai suoi genitori, a chi la amava, ma sicuramente la sua storia può essere d’insegnamento.

Interessata alla Letteratura e con una forte passione per la scrittura, Angela si è laureata dapprima in Lettere Moderne e poi in Giornalismo. Non appena ha iniziato a lavorare, a 21 anni, è stata organizzatrice di eventi; poi ha lavorato nei Beni Culturali presso i maggiori musei campani; da 16 anni è Docente di ruolo. Ha sempre inseguito il suo sogno di scrivere. Si è cimentata in racconti, poesie, scritti diaristici, scritti personali; ha collaborato alla stesura di tesi e testi letterari. Ha pubblicato svariate poesie con la casa editrice Pagine. E' stata curatrice letteraria di due libri:” lI lato oscuro dell’Amore”(Storie di Stalking) e “Usi e costumi della Costiera Amalfitana” . Ama il sole ed il mare. Ama il teatro ed il cinema. Ama cantare. Ama viaggiare, anche con la mente. Soprattutto...Ama Amare.