LE PAGELLE DI PASQUALE LUCCHESE

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Napoli – Hellas Verona 6-2

L’insostenibile leggerezza dell’essere che segue alcune vittorie è tale da indurre a pensar che Kundera abbia tirato fuori questo titolo dopo un successo della sua squadra del cuore! Senza voler fare infantili e pericolosi trionfalismi, questo 6-2, questa prestazione gagliarda, convincente sotto diversi aspetti (non tutti), con annessa doppietta con ‘sblocco’ di Marek e tripletta con ‘sblocco’ di Higuain, regala una piacevole sensazione di benessere, che va oltre il punteggio e la stessa performance.
Iniziare la partita e dopo una manciata di secondi trovarsi sotto non è facile, ancor più per una squadra che viene da un inizio di stagione tutt’altro che entusiasmante. E invece quel gol a bruciapelo, quel ceffone violento, porta pubblico e squadra a compattarsi, andando ‘insieme’ alla ricerca del pari e del successo.
Il primo tempo del Napoli è encomiabile, i gialloblu sono costantemente tenuti nella loro metacampo, imprecisione e un ottimo Rafael (quello ‘sbagliato’) salvano il vantaggio esterno, fino al gol ‘liberazione’ di Hamsik che chiude la prima frazione.


Nella ripresa, il Napoli riparte da dove aveva finito, continua a randellare gli avversari, trovando la rete del vantaggio firmata ancora Hamsik. Il pari di Nico Lopez potrebbe nuovamente far ripiombare gli azzurri e il pubblico nel solito incubo, invece la fortuna e la caparbietà assistono la squadra, tanto che dopo pochi minuti si torna avanti con Higuain, e quando sul 3-2 arriva finalmente la ‘paratona’ di Rafael, il nostro Rafael, capisci che puoi tornare a credere. A quel punto con Hamsik, Higuain e Rafael affrancati, la partita è in discesa, Callejon e due volte ancora Gonzalo la chiudono: Napoli 6-Hellas Verona 2.

Pagelle:

Rafael: Oltre al solito ‘due tiri due gol’, dove può poco, forse niente, questa sera fa un intervento ‘normale’ ma provvidenziale sullo 0-1 e soprattutto arriva quello che sa di miracolo sul 3-2. Voto 6+
Albiol: La difesa balla tremendamente ogni qualvolta il pallone è nei piedi degli avversari, di certo la colpa non è solo sua. Che quella sgaloppata sulla destra con assist per Higuain segni una cesura netta con l’Albiol visto finora. Voto 6+
Koulibaly: Errore grave e ingenuo sul loro secondo gol, se migliora su alcuni fondamentali può essere un signor difensore. Da ammirare la sua grinta. Voto 6.5
Ghoulam: Anche lui come buona parte della squadra ad un certo punto sembra ‘liberatosi’ da una sorta di ‘maledizione’… Voto 6+
Maggio: Si salva anche lui grazie alla migliore prestazione stagionale del collettivo. Voto 6
David Lopez: Contributo importante per lo spagnolo, recupera diversi palloni e non disdegna il proporsi. Voto 6.5
Jorginho: Anche per l’ex di turno, miglior gara stagionale che coincide con il miglior Napoli d’annata. Peccato per la solita ammonizione. Voto 6.5
Callejon: Implacabile, ha sul pallone la rete della sicurezza e non perdona; vicino alla doppietta, solo il palo lo ferma. Voto 7
Hamsik: Fino al gol, il quasi solito Hamsik stagionale, poi la rete e la liberazione… Nella ripresa ancora un gol di ottima fattura nella sfida personale con il Rafael scaligero. Voto 7.5
Insigne: Il migliore nel primo tempo, è lui a regalare assist e giocate, è lui a guidare il Napoli che dopo 28 secondi è già sotto. Voto 7+
Higuain: La tripletta con anche un gol annullato gli regala lo scettro di migliore in campo, anche per lui come per Marek, è il gol a liberarlo… Voto 8

Subentrati:
Inler, Mertens e Henrique: Buono l’impatto dei primi due, il secondo si procura anche il penalty, per il brasiliano solo una manciata di minuti. S.V.

Benitez: Finalmente il Napoli dello scorso anno, che non significa squadra compatta, equilibrata nei reparti, ma squadra volitiva che sfrutta al meglio l’enorme potenziale offensivo andando a bilanciare con i suoi uomini-gol, una ‘cintola in giù’ di medio livello. Il Napoli di Benitez, non rinforzato in sede di mercato, deve e può essere questo: grintoso, che fa, costruisce gioco, tiene costantemente il pallino del gioco, relega l’avversario nella sua metacampo, dinamico, padrone del campo e del proprio destino, con tutti i difetti strutturali, consequenziali ad un tipo di gioco dispendioso, che prevederebbe interpreti di assoluto livello in tutte le zone del campo (e non solo in poche ‘aree circoscritte’), e che ahimè-ahinoi-ahiBenitez, non ci sono. Con questo ‘modello’ di Napoli, lo scorso anno si sono fatti 78 punti, superati i 100 gol stagionali, fatta una buona Champions e vinto la Coppa Italia. Se con questo ‘modello’ avessimo iniziato la stagione, Bilbao sarebbe stata meno indigesta e avremmo qualche punto in più in classifica, perché con Chievo (4 punti finora all’attivo) e Palermo, il Napoli odierno vince a ‘occhi chiusi’, e per quanto inferiori nell’organico e non solo a Roma e Juve, potevamo essere loro dirette inseguitrici. Resterebbe da capire cosa è successo, perché questo ‘modello’ da Dimaro a oggi è praticamente ‘imploso’. Se questa di oggi è la gara della svolta, (ci sarebbe anche una sorta filo azzurro che potrebbe legare i ‘due Napoli’: dal 5-2 contro il Verona dello scorso 18 maggio, ultima partita della scorsa stagone, al 6-2 contro gli stessi gialloblu di oggi) che mette definitivamente alle spalle questi due mesi ‘strani’, ingenui e autolesionisti, francamente rinuncio a farmi tante domande, preferendo guardare avanti, scordandomi il passato…
Arbitro: Annullata una rete a Higuain per un fuorigioco che non c’è, il rigore ininfluente c’è; per il resto arbitraggio sostanzialmente nella norma. Voto 6
Hellas Verona: Non è quello della scorsa stagione, Toni non sembra ripetersi e Iturbe ha scelto la Roma. Resta una formazione di tutto rispetto, tutt’altro che facile da battere.
Pubblico: Sono solito essere critico con l’ambiente, questa sera spezzo una lancia a favore di quei 25000 presenti allo stadio. La sensazione è che non sia mancata, come in altre occasioni, quella spinta ‘dal basso’, spontanea, primitiva, sotterranea e rumorosa. E poi quell’improvviso boato “Higuain”, partito prima che l’argentino segnasse, come uno sprono, un aiuto, denoterà pur scarsa ‘mentalità’, ma è stato così devastante, forte e soprattutto propiziatorio, da meritare un 110 e lode!

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!