“L’Ultimo Scugnizzo” in scena a Casoria al Teatro Ateneo

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Il teatro come fotografia del presente. L’Ultimo Scugnizzo di Raffaele Viviani: una storia messa in scena per la prima volta nel lontano 1932 ma che – con le dovute differenze – ancora si può incastrare alle dinamiche sociali del nuovo millennio, una storia che dipinge il popolo napoletano nella sua essenza più cruda e diretta, che presenta i suoi personaggi con tutti i loro difetti e le loro mille sfaccettature, senza orpelli né artifizi, una storia che parla del popolo e che al popolo è diretta e che, grazie al lavoro del regista Nunzio Zuzio e della sua compagnia e alla produzione di Antonio Avolio, andrà in scena a Casoria, presso il Teatro Ateneo, alle ore 20,30 nei giorni 28, 29 e 30 novembre.


Una possibilità importante e prestigiosa per una realtà come Casoria, assolutamente non avvezza a eventi del genere, accompagnata all’orgoglio di poter vedere nei panni del protagonista ‘Ntonio Esposito il casorianissimo Mirko Giacci. Un’opportunità per gli amanti del teatro ma soprattutto un’occasione per avvicinare a questo mondo chi ne è assolutamente profano. «Il teatro – come noto – è sempre più snobbato dalle nuove generazioni, che lo vedono come un qualcosa di noioso e ‘pesante’», per questo motivo – come anticipato dal regista durante la conferenza di presentazione – la commedia sarà rappresentata in modo più dinamico, con un riadattamento da tre a due atti, con uno spazio teatrale profondamente rivoluzionato ed una coreografia essenziale e moderna allestita per fungere da trait d’union tra passato e presente, al fine di avvicinare quanto più possibile il pubblico all’obiettivo insito tra le righe di quest’opera, di raggiungere, ovvero, «i cuori delle persone, trasmettendo loro il messaggio che mai nulla è perso».
Per ulteriori informazioni su prenotazioni e biglietti:

Teatro Ateneo- Via Circum.ne esterna, Palazzo Secra- Casoria

Tel: 3470583920

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.