Mediterraneo dell’Anima

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Ogni essere umano possiede il mediterraneo dell’anima. Ogni essere umano è fatto delle stesse identiche parti che appartengono all’altro, nessuna differenza, siamo tutti fatti della stessa sostanza. Eppure parrebbe di no a guardare gli eventi degli ultimi giorni. Due straordinari eventi che hanno sconvolto questo nostro inizio d’anno. Due eventi in contemporanea. Non si può parlare di successione, perché s’è trattato di un pasto in sequenza, in contemporaneità. Quasi a voler essere preso come quadro d’insieme. Come se volesse essere guardato in toto. Come se volesse essere compreso. Come se volesse essere ascoltato. Come se insieme volessero dire la stessa cosa: “Senza me, sforni questo!”. Inizio d’anno doloroso per noi mediterranei, per noi che spesso seppelliamo il mediterraneo dell’anima sotto la scatola vuota del ciò che vale oggi. In contemporanea sequenza, la scatola vuota s’è presentata altera. La scatola dell’uomo che non ha fatto conoscenza col suo mediterraneo.


Un uomo, con una straordinaria dose di mediterraneo, ha salutato il teatro della vita con un’uscita di scena magistrale. Pino ha sollevato la vacuità del “mondo che vale oggi” per il mediterraneo che serve, perché era questo il momento giusto. Questo è il momento per stenderla al sole, perché il mondo ne ha bisogno urgente. La terra ha urgente bisogno di vedere il suo mediterraneo dell’anima. In straordinaria contemporaneità, il terrorismo s’è presentato all’appello. Così lo chiamano, ma il nome è sbagliato, non è il suo nome. E’ l’assenza di mediterraneo che genera mostri, provoca i “contro”, miete vittime, distrugge la vita. Come si fa a descrivere il mediterraneo dell’anima a chi non hai mai fatto la sua conoscenza? Come si fa a presentarlo a dovere a chi crede di non valere niente se non si mette al servizio di qualcun altro? Come si fa a far conoscere una parte di sè ad un uomo che sa di avere solo una scatola vuota che un altro deve riempire? Semplice, basta mostrargli l’arte che ha dentro. Ogni uomo ha in se il suo mediterraneo ed è il suo talento. Ma come si fa a farglielo scoprire? Mostrandogli l’arte, il bello, la meraviglia del creato, la stupefacente geografia delle sue emozioni. Come? Con la musica e col teatro e con la letteratura e coi fumetti e coi disegni e con la natura e con gli animali e con il cinema e con la danza, con il mediterraneo dell’anima! Quando gli si mostra l’arte, l’uomo viene ispirato alla bellezza e questa non ha un arma in mano. Quando un fanciullo lo abitui al bello, questi diventa un uomo che non pensa ad altro. Si pensa altro quando non hai altro a cui pensare. Non ha tempo ed energie per pensare ad altro che alla ricerca del suo talento. Il suo straordinario talento è l’orma che lascerà sul pianeta, per coloro che verranno dopo. E’ la parola che comporrà il testo che l’umanità deve leggere. Ogni uomo una parola, per suonare la musica che siamo chiamati a suonare col mediterraneo dell’anima.

Monica Balsamo '71 , laurea in Giurisprudenza, un lungo percorso nel mondo bancario. Autore, lettore dipendente è innamorata dell'universo "uomo", curiosa e ossessionata dai perché. Tra il serio e il faceto sceglie il dissacrante. Nella ricerca continua di risposte celebra le domande, da cui nascono corti commedie, sceneggiature, poesie, canzoni, "pezzi" da condividere e aforismi a gogò. La vita è per lei una sfida che va celebrata divertendosi, quotidianamente.