Napoli-Empoli 5-1: le pagelle di Pasquale Lucchese

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Reina: La punizione battuta da Paredes e’ deviata da Jorginho, servirebbe una prodezza straordinaria che non arriva. Voto 6-

Hysaj: In due occasioni, una per tempo, perde Maccarone. Spinge con continuità. Voto 6.5

Ghoulam: Con un Insigne così, lui deve badare soprattutto alla fase difensiva, lo fa con intelligenza e dedizione. Voto 6.5

Albiol: Attento nelle due circostanze in cui Maccarone va via a Hysaj, per il resto non commette errori. Voto 7-

Koulibaly: Fa buona guardia, sempre preciso. Voto 6.5

Allan: Dinamismo, quantità, qualità, partita eccelsa. Peccato per il giallo, molto generoso, che costringerà il brasiliano a saltare la trasferta con la Lazio. Voto 7

Jorginho: Geometria e ordine, non perde un solo pallone e ne recupera tantissimi. Voto 7

Hamsik: Eleganza e classe al servizio della squadra, tutte le azioni gol partono dai suoi piedi. Voto 7.5

Callejon: Due gol e mezzo, e solita straordinaria prova di intelligenza tattica e sacrificio. Voto 8

Insigne: Prova strepitosa condita da due pennellate d’autore, un assist al bacio di chirurgica precisione e una punizione, la cui parabola è sublime. Voto 8.5

Higuain: Il gol del pari, tanto movimento, tanto dialogo con i compagni, tanto sano agonismo. Voto 7.5

Subentrati:

Gabbiadini: Peccato che nel festival del gol, non ci sia la sua firma. Voto 6

Mertens: Due assist in 15 minuti, non male. Voto 6.5

David Lopez: S.V.

Sarri: Contro il suo recente passato, il suo Napoli è sin dalle prime battute vivace e brillante. Gli azzurri schiantano i toscani, solo la mancanza di cinismo nei primi 20 minuti, lascia il punteggio inalterato. La rete degli ospiti, fortunosa e nata su una punizione dubbia, non frena i partenopei che reagiscono con veemenza e riprendono a macinare gioco, concretizzando finalmente la mostruosa mole di gioco prodotta. La rete del 3-1 ad inizio ripresa mette la gara definitivamente in discesa. Gli uomini di Sarri controllano e nel finale le due reti arrivate sull’asse Mertens-Callejon, suggellano una prestazione da incorniciare. Il gioco del Napoli è scintillante, arioso, fresco, brioso, è melodia armoniosa. Il merito è di un ottimo maestro d’orchestra che dirige con ‘semplicità e umanità’, un collettivo compatto ed organizzato, formato da ‘musicisti’ che grondano di classe e qualità. Volendo trovare una pecca in questa squadra, il ‘vizio’ di specchiarsi, in certi frangenti del match, troppo nella propria magnificenza, nella propria oggettiva e devastante bellezza. Occorrerebbe avere sempre maggior cinismo e cattiveria, come nel secondo tempo odierno. Sul lungo termine, sarà necessario acquisire ancor di più, la capacità di saper affrontare e vincere, anche match ‘brutti’. Questo Napoli è un belvedere, incanto e Venere sono nel suo Dna, un pizzico di ‘brutalità’ e Marte per renderlo ancor più completo.

Arbitro: Tre ammoniti azzurri in 45 minuti, a Roma contro la Lazio, nel turno infrasettimanale non ci saranno ne’ Hysaj, ne’ Allan. A pensar male….diceva il Divo. Il risultato fa dimenticare un paio di contatti in area Toscana, su cui Massa predilige sorvolare e un secondo giallo non sventolato ai giocatori ospiti. Dubbi sulla punizione da cui nasce la rete del vantaggio ospite. Il fallo fischiato a Higuain, quando l’argentino si fa male dopo il contatto con Skorupski che gli frana addosso, è la fotografia della mediocrità del fischietto ligure. Voto 4.5

Empoli: Una delle mine vaganti e delle più belle sorprese del campionato. Gioca a calcio senza fare barricate, ma quest’oggi resistere agli azzurri era al limite del possibile. Nella prima frazione prova a ostacolare l’arrembante Napoli, mettendoci anche foga e cattiveria come logica sportiva imporrebbe sempre. Nella ripresa tenta di limitare i danni, ma viene travolto da un Napoli delizioso.

Mercato: A poche ore dalla conclusione, l’arrivo di Grassi e quello (non ancora ufficiale) di Regini sono le operazioni in entrata. In uscita, interventi di secondo piano con Henrique, i desaparecidos Zuniga e De Guzman che lasciano Napoli, così come i giovani Dezi e Luperto. Grassi è un colpo prospettico, ma anche un giocatore, che se non si fosse infortunato al primo allenamento (dovrebbe rientrare a fine febbraio), poteva tornar utile immediatamente, magari già mercoledì nel turno infrasettimanale. A Roma invece toccherà puntare su David Lopez, un dato che fa indubbiamente rabbia, pur riconoscendo serietà e dedizione al centrocampista spagnolo. Regini non è giovanissimo, dovrebbe già conoscere Sarri, di certo non è nome altisonante, ma ci fidiamo del mister toscano, peraltro va a sostituire in rosa, un giocatore, Henrique, il cui minutaggio in stagione era prossimo allo zero. Si poteva osare di più, a centrocampo oltre Grassi, era legittimo tentar di portar a casa un giocatore affidabile e di facile inserimento, pur senza andando necessariamente a pescare top player o presunti tali da campionati stranieri.

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!