Napoli vs Fiorentina – Giudizi e voti di Pasquale Lucchese

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Karnezis: Devia in angolo l’unica conclusione concessa ai toscani. Voto 6

Hysaj: Avanza poco, non sempre preciso in fase difensiva. Voto 6

Rui: Diversi errori di impostazione, sale di intensità nella seconda parte, spingendo con maggiore costanza. Voto 6+

Maksimovic: Alcune uscite fanno tremare i polsi. Non fa danni. Voto 6

Koulibaly: Ci mette tanto fisico e tanta volontà. Voto 6+

Allan: Solito leone, perde qualche pallone ingenuamente. Voto 6.5

Hamsik: Compassato, non riesce mai a dare velocità, però non si ferma mai. Voto 6

Zielinsky: Croce e delizia, a tratti sembra vincerla da solo, a tratti esce mentalmente dal campo. Voto 6+

Mertens: In un inedita coppia con Insigne non sembra trovare spazio, la giocata più pericolosa prima di esser sostituito. Voto 6

Insigne: Sfiora la rete due volte, poi sembra perdersi, ma nel momento decisivo risponde presente! Voto 7-

Callejon: Va vicino al gol, solito pendolo tatticamente indispensabile. Voto 6+

Subentrati

Milik: Regala l’assist che Insigne trasforma in tre punti. Voto 6.5

Ounas: Anche lui nella mischia, utile nel finale. Voto 6

Rog: Dentro per aggiungere muscoli e dinamismo dopo la rete di Insigne. Voto 6

Ancelotti: Partiamo con un 4/4/2 atipico: Callejon largo a destra e Zielinsky mezzala sinistra, con Rui che ha maggiore licenza d’attacco sulla fascia (una simile soluzione potrebbe esser ancor più  valida se e quando rientrerà Ghoulam). L’esperimento funziona in parte, porta inviolata e tre occasioni nel primo tempo (due Insigne ed una Callejon).

Nella ripresa Napoli costantemente nella metacampo ospite. Milik va ad affiancare Insigne, poi Ounas per Callejon, lampi di confusione e imprecisione, ma anche tanto volume di gioco prodotto, sembra un match stregato.

Poi sull’asse Milik – Insigne la rete del meritato vantaggio, conservato, senza patemi, fino al triplice fischio.

È un Napoli che sta studiando, un Napoli che prova a farsi versatile, eterogeneo.
Forse la vera differenza tra ottimi giocatori e campioni o quasi, sta nella capacità di interpretare il calcio con più spartiti.
La vera scommessa di Ancelotti sembra essere questa: far capire ai suoi e nostri ragazzi che possono superare un ulteriore step.

Ci vorrà tempo e pazienza, noi dobbiamo solo augurarci che Ancelotti e ancor più i suoi e nostri ragazzi ci credano.

P.S. Al prossimo biglietto salato, magari in Champions o contro la Juve, chi ha legittimamente scelto di non venire al San Paolo, dimostrasse coerenza.

Arbitro: Pur peccando di protagonismo, riesce a tenere la gara sotto controllo. Voto 5.5

Fiorentina: Buon ritorno in albergo.

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!