Orta di Atella, tre liste per Enzo Tosti. “Da qui parte il riscatto della nostra città”

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Ha messo la propria storia e il proprio vissuto sociale e politico a disposizione dei gruppi politici DemA, Diversamente Ortesi e Città Visibile, che si presenteranno insieme alle prossime Elezioni Comunali di Orta di Atella che si terranno il 10 Giugno. Lui è Enzo Tosti, da anni figura di riferimento fra gli attivisti impegnati nelle battaglie contro l’inquinamento, gli sversamenti e i roghi della ormai tristemente famosa “Terra dei fuochi e dei veleni”.

Enzo, attuale portavoce della Rete di Cittadinanza e Comunità, insignita del premio Don Peppe Diana 2017, tra i fondatori di Stop Biocidio è tra le voci più autorevoli in campo ambientale nella Regione Campania, Ortese da decenni ha messo il suo attivismo a disposizione del proprio paese lottando in prima fila contro gli scempi ambientali, denunciando lo stato di degrado in cui versano alcuni luoghi dimenticati di Orta di Atella prima col Laboratorio di Idee “Massimo Stanzione” e poi col Collettivo Città Visibile. Persona dalla schiena dritta, abituato a vivere in prima linea su fronti emergenziali e ad interloquire con alte cariche istituzionali.

“Siamo convinti – si legge dal comunicato dei portavoce – che sia la personalità più adatta al particolare momento storico del nostro paese e sarebbe un orgoglio per tutta la coalizione che fosse la sua figura, da sempre in prima linea per il bene comune, a guidare il riscatto della nostra città.

La coalizione nasce in maniera naturale, senza aver avuto necessità di trattative sottobanco, e non ha visto la lotta tra rendite di posizione e nemmeno la stucchevole corsa ai pacchetti di voti. Una coalizione composta al momento dalle tre liste, tra persone libere che decidono insieme di camminare domandando, di provare a rivoluzionare lo stato di cose che ristagna a Orta di Atella da oltre un ventennio.
Una rottura senza mediazioni con le pratiche politiche del passato, con la politica politicante che elargisce favori a pochi e nega i diritti a tanti, occhi aperti sulle responsabilità del passato ma lo sguardo dritto e fermo sul futuro. La visione di una città che deve innanzitutto ritrovare il senso di una “normalità” da tempo oramai sparita. Ricostruire il tessuto sociale e culturale di Orta di Atella, ricreare luoghi di socialità, lavorare per un paese a misura d´uomo.

Il lavoro politico e culturale sul territorio di Città Visibile, il riferimento ad un bagaglio di esperienze e di conoscenze che caratterizzano un’amministrazione virtuosa come quella di de Magistris a Napoli portato da DemA, ed il punto di vista, che si cristallizza nella lista Diversamente Ortesi, di coloro i quali con una atto di coraggio ed in rifiuto alla speculazione della delega hanno deciso di metterci la faccia e di porre direttamente, con la loro carne viva, le necessità ed i diritti delle persone diversamente abili. Da qui partiamo.

Non presenteremo un libro dei sogni, non ci sentirete promettere il risanamento di quello che non può essere risanato come già sta iniziando a fare chi ha partecipato alla devastazione. Saremo intransigenti sulla politica ambientale, staremo attenti alla terra, all’aria e all’acqua perché se loro hanno un problema allora ce l´abbiamo pure noi; lavoreremo per riportare nelle mani del comune e dunque della popolazione, le leve di quei servizi essenziali che troppo spesso, negli ultimi anni, sono stati intesi come strumento per elargire prebende e sistemare parenti e conoscenti. Praticheremo l’onestà, nella proposta e nell’azione, non perché la stiamo scoprendo ora, ma perché fa parte del vissuto di ognuno di noi, dal primo all´ultimo.

Il futuro non é più quello di una volta, diceva Paul Valery. Noi pensiamo invece che il futuro sia qui e ora. Il futuro nostro, dei nostri figli, di questa nostra terra. Ed é questa sfida, questa tessitura lenta e costante che proveremo a costruire pezzo per pezzo, persona per persona. Su questo saremo duri, ma senza perdere la tenerezza”.

Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.