Fame di fama: ascolta la telefonata della “protagonista” del video hard.

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Qui in Campania si dice che “chi va per mare, questi pesci piglia”, che – tradotto per i non autoctoni – equivale al vecchio “Chi va al mulino, si infarina”.

Trovo giusto, però, fare un distinguo, perché è vero che una a volte le grane se le va a cercare, ma è pur vero che se poi, invece di provare a rimediare, ti dai in pasto a chi, come Barbara D’Urso, il suo mestiere (che lo sappiamo tutti qual è, inutile precisarlo) lo fa da tanto e tanto bene, allora veramente non hai più scusanti, e nessuna giustificazione regge.

E quindi non ti venire a lamentare se la gente condivide i “vidii” in cui ti prendono in giro, e fanno la parodia della sceneggiata indescrivibile che hai fatto per una pelliccetta “scambiata”.

Diverso è, invece, il caso del video hard che sta girando negli ultimi tempi su whatsapp,  che riprende un momento intimo condiviso fra due fidanzati napoletani e che rischia di replicare – per gli effetti devastanti – l’orrore di Tiziana Cantone.

Trasgressione, desiderio di provare e sperimentare emozioni nuove (nell’ambito di una coppia o comunque della propria vita privata) non autorizzano nessuno a spiare, condividendo poi con altre persone e diffondendo a macchia d’olio fatti che non ci dovrebbero riguardare minimamente.

Il nome della protagonista, come è giusto, resta segreto: molti di voi che state leggendo avrete ricevuto il video su whatsapp. La ragazza è sconvolta, si è chiusa in casa e ha tentato il suicidio: da qui l’appello di amici e parenti. FERMATE QUEL VIDEO.

Ignoratene, se possibile, il contenuto. Bloccatene la condivisione, evitiamo – se possibile – che una giovane veda il suo privato messo in piazza, e si debba sentire umiliata e giudicata al punto di arrivare a pensare che forse sarebbe meglio farla finita.

L’appello, raccolto da Gianni Simioli a “La Radiazza”, e sostenuto dal Consigliere regionale Francesco Borrelli, è stato lanciato in diretta dalla stessa protagonista, con una telefonata a Radio Marte, che è possibile riascoltare, per comprendere lo stato di disperazione in cui versa la “protagonista” del video, fra l’altro madre di due figli piccoli.

Aiutatemi a non diffondere il mio video!

Parla la ragazza del video diffuso su Whatsapp e in rete: aiutatemi a non diffonderlo!

Publié par Gianni Simioli sur jeudi 1 février 2018

Distinguiamo dunque fra chi, come la “signora” della pelliccetta, ha “fame di fama”, ad ogni costo, rinunciando anche alla propria dignità, e chi si ritrova, suo malgrado, vittima della “fame di farsi i fatti degli altri” pensando di dover rinunciare alla propria vita per tutelare il proprio nome.

Restiamo umani.

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.