Aboliamo la Juventus? Non si può dire!

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di Pompeo Di Fazio

Nei giorni scorsi ho presentato a Cassino il mio libro “Aboliamo la Juventus”. Purtroppo l’ho dovuto fare in un clima molto pesante perché nei giorni precedenti all’evento si sono alzati cori di protesta contro il titolo del libro. Tra le tante assurdità che ho dovuto ascoltare, anche l’accusa di far scappare lo stabilimento Fca da Piedimonte San Germano perché la famiglia Agnelli si sarebbe offesa (sic!).

Non credo di avere questo potere, semplicemente credo però due cose: non si può pensare di censurare un testo senza averlo nemmeno letto, e non si può impedire a nessuno di esprimere le proprie idee, soprattutto se preventivamente si è spiegato che si trattava di un semplice esercizio di ironia.

Aboliamo la Juventus è il tentativo di leggere l’attualità attraverso la metafora del calcio, analizzando quando accade intorno a noi, in particolare rispetto all’universo della politica, utilizzando la lente d’ingrandimento del pallone. E il titolo è una scusa per parlare della crisi della rappresentanza.

E’ un viaggio nel paradosso che ripercorre i fatti degli ultimi quarant’anni e che si gioca tutto sul parallelismo calcio/politica. Sono un tifoso del Napoli ed è quasi naturale che il mio avversario sia la Juventus che io nel libro tratteggio come l’esempio di ciò che non va, facendo ricorso a tutti quegli stereotipi e quelle accuse, se mi si passi il termine, che usano coloro che non tifano quelle maglie. Lo faccio con molta leggerezza. Sono convinto che sarebbe piaciuto anche allo stesso avvocato Agnelli.

Peccato, per quanto accaduto, che al netto della soddisfazione, ha comunque offuscato un bel momento, ma forse mi ha convinto ancor di più che la possibilità di esprimere il proprio pensiero è un diritto ancora non scontato che va difeso.

Il libro Aboliamo la Juventus è pubblicato da Guida editori, si trova in tutti gli store online: compratelo, anche perché non vuol dire solo dire no alla Juve, ma anche ad una certa mentalità che vorrebbe soffocare le voci di dissenso. E poi, lo scrivo per chiudere questo articolo. Stiano tranquilli gli juventini, la Juventus non va cancellata, anche perché è da folli pensare di eliminare quella squadra, e con essa, la dolce sensazione di vederla ogni anno uscire dalla Champions…

Vivo in provincia di Frosinone. Sono un marito e un padre felice. Ho sempre avuto la passione per la scrittura e per il giornalismo, anche se non è mai diventata la mia professione. Mi interesso di tutto, in particolare di politica e di calcio: ho cercato di unire i due aspetti con un libro dal titolo, Aboliamo la Juventus. Mi piace l’ironia e il sarcasmo, perché la vita va affrontata soprattutto con leggerezza.