Che amore vuoi?

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di Alessandra Hropich

In genere, si trova quello che ci fa credere di stare meglio… ma poi? Stiamo davvero meglio di prima oppure abbiamo sempre bisogno di soffrire per qualcosa? Vogliamo l’ amore o cosa?
Credo sia utile cercare di capire cosa sia tutto ciò che chiamiamo amore perché tendiamo comunque a dare un nome a qualsiasi cosa, l’essere umano vuole  incasellare I rapporti umani.
Personalmente sono certa di essere amata da persone che non sono miei partner, amare non sempre coincide con un impegno ufficiale, solo i paraocchi ci portano a ritenere i fidanzati e i coniugi gli innamorati per eccellenza.
Anzi, coloro che si amano, molto raramente hanno un legame, per mille ragioni, ad esempio ci si può sposare per creare una famiglia quando si ritiene che sia arrivato il momento per farlo ma si può provare invece poi amore per chiunque altro nel corso della vita che non sia il partner prescelto, questo è un problema di molti.
Tanti trovano un coniuge, pochissimi sposano l’ amore.
Ci sono coppie storiche che si detestano, non vedono l’ora di lasciarsi ma non ne hanno il coraggio, stanno insieme ma nemmeno si domandano più il motivo.
Dopo anni, quando non ci si ama, aumenta soltanto il rancore per le cose non dette, per le situazioni mai affrontate.
Ogni cosa non detta diventa malattia, malattia fisica e psicologica perché il silenzio ammala ogni relazione.
Ci sono le persone emotivamente immature che si amano dopo pochi giorni, loro ci credono ovviamente.
Ma ci sono anche quelli che scambiano la storia di una notte per una relazione e si portano dietro il nulla.
Per non parlare delle tante coppie che si trascinano in storie che non hanno voglia di interrompere anche solo per abitudine o mancanza di coraggio ma che non di rado diventano genitori ed allora trovano un alibi per restare insieme, pur infelici, non per amore, coppie stanche che non avrebbero più motivo di stare insieme salvo che per quel prezioso dono che è un figlio che ridà almeno un senso alla loro vita di “coppia”.
Ci sono single che si sentono a loro agio solo quando frequentando persone non disponibili e sono quelli che dicono che l’ amore è sofferenza ed appena smettono di soffrire, sentono di non amare più.
Ci sono i fidanzati possessivi che si incatenano l’uno all’altra per paura di perdersi, distruggendo se stessi e l’altro.
Per non parlare dei coniugi che stanno insieme per i figli, non capendo che i figli non vogliono per forza una mamma e un papà sotto lo stesso tetto, ma vogliono solo genitori sereni.
Ci sono gli amori di comodo che stanno incollati per paura della solitudine, questi non sono “amori” ma unioni fittizie per evadere il problema.
Ci sono poi quelli che cercano amore/ sesso da chiunque, anche attraverso un social, sono i disperati alla ricerca eterna di emozioni, illusioni e soprattutto sono quelli che nascondono il grigiore della loro esistenza rifugiandosi nel virtuale.
IL SOCIAL STA DISTRUGGENDO COPPIE E MENTI.

Ma ci sono finalmente anche gli amori sani, quelli che non cercano chi li cura ma che aggiungono ciascuno qualcosa, gli amori che si arricchiscono insieme, quelli che stanno bene da soli perché hanno dentro un bagaglio di affetto e tenerezza da dare ma poi, quando sono insieme, fanno scintille.
Quelli che hanno capito che se si vuole un amore sano, occorre prima essere sani ciascuno di suo.
Chi da solo è sereno sa che insieme è una potenza.
Supportarsi vuol dire sostenere ed incoraggiare, supportare non è sopportare.
Se ognuno è il più grande fan dell’altro, è amore, non esiste rivalità tra due che si amano, la rivalità denota dei problemi irrisolti.
Dove c’è libertà di agire, c’è amore, voler vedere l’ altro realizzare I propri obiettivi e voler gioire insieme poi dei risultati, è amore.
Dove si mantengono gli spazi personali, c’è desiderio di vedere l’ altro migliorare.
Amarsi è accettare i rispettivi valori come sacri.
Quelli che vogliono invecchiare insieme.
Voler comunicare è una forma d’ amore, non parlarsi, evitare il confronto è un muro che chiude ogni spiraglio del cuore, l’ amore è toccare con tatto argomenti delicati per risolvere i problemi.
Amare è saper stare senza, ma insieme è meglio. Decisamente meglio. Tutta un’altra storia.

TU, CHE AMORE VUOI?

Di Alessandra Hropich
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Scrittrice e Pubblicista. Esperta di tematiche sociali, Relatore, Opinionista. Mi occupo di Comunicazione aziendale, Istituzionale e politica. All' Avvocatura ho preferito la Comunicazione perché adoro raccontare la realtà, fatti rigorosamente veri.