Lavoro e lauree più richieste: quello che il mercato esige nei prossimi 5 anni

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di Alessandro D’Orazio

Una recentissima ricerca condotta da due importanti enti quali Unioncamere e Anpal ha valutato il fabbisogno complessivo, nei vari settori, dei laureati nel quinquennio 2021-2025. L’area economica detiene il primato, seguita da quella giuridica. Ottimi riscontri anche per discipline a connotazione prettamente scientifica, tra cui medicina, infermieristica, ingegneria, chimica e farmaceutica.

Secondo le previsioni dello studio, nel quinquennio 2021-2025, il fabbisogno di laureati dovrebbe attestarsi intorno a 1,2 milioni di unità, vale a dire 228-239mila all’anno. Il 61% del totale è rappresentato da lavoratori del settore privato, mentre il restante 39% da lavoratori dipendenti nel settore pubblico.

Lo studio sottolinea anche il fatto che il 62% del fabbisogno della Pubblica amministrazione nei prossimi 5 anni “sarà rappresentato da personale in possesso di un titolo di livello universitario“. Un dato decisamente importante per il miglioramento delle dinamiche in seno alla PA, e di conseguenza, dei servizi offerti a tutti i cittadini.

Per quel che concerne l’area che occupa la prima posizione (vale a dire quella economica), la domanda di laureati nel settore sarà ricompresa tra le 36mila e le 40mila unità annue. Sono invece 1.300 le unità dell’indirizzo statistico, settore specifico all’interno di un’area ben più vasta. In seconda posizione si attesta, invece, l’area giuridica per la quale “si prevede una richiesta di oltre 39mila unità all’anno (di cui 23.100 per giurisprudenza e 16.300 per l’indirizzo politico-sociale)”.

Al terzo posto troviamo l’area medico-sanitaria, divenuta ancor più importante a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. La richiesta annuale media per questo settore è stimata intorno ai 33-35mila laureati. Quarto posto per il comparto ingegneristico, che nel quinquennio 2021-2025 avrà bisogno di 31-35mila laureati all’anno. Segue poi l’area dell’insegnamento e della formazione, in cui sono ricomprese anche le scienze motorie: si stima che saranno necessari circa 25mila laureati all’anno.

Al sesto posto c’è l’ambito letterario, filosofico, storico e artistico, il cui fabbisogno di laureati sarà di poco superiore alle 13mila unità annue. La settima posizione è occupata dall’architettura e dal settore urbanistico-territoriale. Come per l’ambiente letterario e artistico, il fabbisogno di laureati sarà di poco più di 13mila unità all’anno. Ottavo posto per il settore linguistico, di traduzione e intepretariato: quasi 9mila laureati richiesti all’anno stando alle stime.

Nono posto per il settore matematico e fisico: richiesti nel quinquennio 2021-2025 dagli 8.400 agli 8.800 laureati all’anno. Chiude la classifica delle dieci discipline di laurea più richieste nel mondo del lavoro il settore psicologico, nel quale saranno richiesti dai 6.400 ai 6.900 laureati all’anno.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.