La bellezza priva di ossessioni…

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di Christian Sanna

Chi fu la donna più potente dell’antichità? Cleopatra, la Regina delle regine: intelligente, colta, astuta. Fece innamorare di sè Giulio Cesare e Marco Antonio, pur non essendo bellissima nè particolarmente sensuale. Icona del mondo femminile, i suoi rituali di bellezza fanno ancora scuola: farina d’avena e latte tiepido da lasciare in posa tre minuti sul viso per purificare la pelle, latte d’asina da versare nella vasca per un bagno rilassante e soprattutto super idratante per una pelle morbida e vellutata. Olio di mandorle dolci per combattere le rughe e burro di cocco per nutrire e disciplinare la chioma. 

Ma come fanno le giapponesi ad avere i capelli sempre morbidi e luminosi? Acqua di riso ed olio di camelia. Il primo ricco di amido migliora visibilmente l’aspetto della chioma, mentre il secondo viene applicato prima e dopo lo shampoo: contrasta l’effetto crespo, aiuta i capelli a crescere più velocemente evitando le doppie punte.

Nel 1370 aveva più di settant’anni la Regina Isabella d’Ungheria e soffriva di dolori reumatici quando un alchimista si mise all’opera per lei creando una “pozione magica”, un’acqua distillata di rosmarino e lavanda che le avrebbe ridato vigore e bellezza d’un tempo, guarendola dai reumatismi. Sebbene scettica in un primo momento, la Regina iniziò quotidianamente a cospargersi con l’acqua profumata. In pochi mesi ritrovò la salute e una folgorante bellezza che le conferì un aspetto incredibilmente fresco e giovanile, a tal punto che Carlo Alberto granduca di Lituania le chiese la mano.

Il mitico Elvis era biondo! Da ragazzo si tingeva i capelli con il lucido da scarpe e questo gli procurò una fastidiosa dermatite al cuoio capelluto, poi si convinse ad andare dal barbiere e pare utilizzasse la tinta black velvet di Miss Clairol. Attento alla cura dei capelli, il re del rock and roll li curava con vitamine, olio di jojoba e rosa. La brillantina sosteneva il celebre ciuffo conferendogli pettinabilità e lucentezza.

Cosa indossi a letto? Chanel n°5. Alla domanda di un giornalista, Marylin la diva più bionda del cinema americano rispose che la notte indossava solo qualche goccia di Chanel n° 5, una fragranza storica del 1921 appartenente al gruppo floreale aldeidico con un cuore di rosa, iris, gelsomino, mughetto. Ma come fanno le donne indiane ad avere capelli così spessi, sani, lucidi e scuri? Non è tutto merito di Madre Natura. Avete mai sentito parlare dell’olio di Amla? Ricco di vitamina c e di acidi grassi possiede proprietà antinfiammatorie e nutrienti per il cuoio capelluto. Conosciuto anche come uva spina l’amla è un frutto orientale simile alla susina e risulta per le orientali essere un valido alleato per la cura dei capelli con proprietà anticaduta, antiossidanti, fortificanti, nutrienti, naturalmente scurenti del capello. Da applicare come impacco pre shampoo con una posa di almeno un’ora, dopo il lavaggio i capelli risulteranno più sani, corposi e brillanti.

Per un viso delicatamente e profondamente deterso un prodotto di bellezza proveniente dal Ghana: il sapone nero africano. Ricco di vitamine E ed A, ferro e polifenoli è composto da burri di Karitè e di cacao, olio di palma, polvere di baccelli di cacao, foglie di palma, bucce di platano. Ad azione antibatterica contrasta l’eccessivo accumulo di sebo causa di brufoli e previene le rughe con una forte azione antiossidande. Hubert de Givenchy disegnò per la deliziosa e fascinosa Audrey Hepburn i fantastici abiti di Sabrina, Colazione da Tiffany, Cenerentola a Parigi. E creò per lei un profumo che ha fatto storia: L’Interdit (Il Proibito).

Un profumo ispirato dall’attrice al famoso couturier ( fra i due ci fu oltre al sodalizio professionale anche un profondo legame d’amicizia e di complicità), sul mercato dal lontano 1957 L’Interdit è un’esplosione soave di aldeidi, bergamotto, iris, narciso, saldalo, rosa. Il profumo appartiene ai rituali di bellezza della donna e dell’uomo, caratterizza chi lo indossa, ne disegna l’aura. Avere addosso un buon profumo aiuta ad essere più seducenti, inietta fiducia in chi lo indossa, a tal punto che molti quando prima di uscire dimenticano di vaporizzare il profumo hanno la sensazione di aver dimenticato un indumento o comunque qualcosa di prezioso ed al tempo stesso abitudinario quindi “confortevole”.

Quando disse “La bellezza salverà il mondo” il categorico Fëdor Dostoevskij probabilmente aveva delle certezze che io nutrendomi di radici nostalgie e dubbi di certo non ho, ma la bellezza intesa come ricerca di armonia fra corpo anima e creato penso sia un passaggio verso la maturità che l’uomo deve cercare di fare, quantomeno per “estorcere” a se stesso un briciolo di felicità che seppur fugace è pur sempre un bell’incontro con la dimensione paradisiaca, intesa come leggerezza aerea, profumo di gelsomini spirituali mischiati alla carnale tuberosa sullo sfondo di seducente di ambra grigia.

La Bellezza cercata senza ossessione o meglio la Bellezza invocata che ama le rose e non ne teme le spine, la Bellezza intesa come spazio/tempo dove prendersi un pò cura di se stessi, la Bellezza fatta di rituali e piccoli gesti quotidiani non deve essere un lusso strappato al logorio della quotidianità, ma una sana routine per le donne e gli uomini di tutto il mondo. Un proverbio cinese recita “Quando si hanno solo due centesimi, acquista una pagnotta di pane con uno, e un giglio con l’altro”. A me di centesimi ne è rimasto solo uno e l’ho puntato su questo articolo. Spero sia pagnotta per sfamare seppur lievemente la fame di conoscenza. Mi auguro sia giglio che nel linguaggio dei fiori vuol dire purezza. Nobiltà.

Provo a descrivermi in una frase, ma è un pò come rinchiudere il mare in un bicchiere. Allora potrei definirmi "Un solitudinista visionario animale sociale ed un cercatore di spiritualità, tutto occhi ed inquietudine, perdutamente innamorato dell'Idea che non è ancora riuscito ad afferrare, col cuore di cristallo. Fregato dai sentimenti". Ritengo superfluo aggiungere i titoli di studio conseguiti, i lavori svolti, gli eventi culturali organizzati e presentati, gli impegni nella politica e nel sociale. E se a qualcuno sta balenando in mente l'idea ( sbagliata) che io possa essere un insopportabile presuntuoso, sappia che è appena caduto nella rete che ho preparato. Io voglio che a parlare per me siano gli articoli; i lettori più attenti ci troveranno frammenti d'anima.