Caos sui test di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Dopo l’abolizione del tradizionale test d’ingresso e l’introduzione del semestre filtro, in serata sono emerse segnalazioni di presunte irregolarità che hanno richiamato l’attenzione del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Sui social, infatti, pare siano state diffuse le foto delle prove per l’accesso alla facoltà di Medicina prima della fine dell’esame.
Il Mur, in una nota, afferma che trasmetterà agli atenei, per il tramite della Crui, tutte le immagini degli esami per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria attualmente in circolazione online e sui social.
La decisione del Mur, si apprende ancora, è stata presa affinché possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure previste, incluso l’annullamento della prova (per i responsabili della diffusione delle foto, ndr), come prevede il regolamento. Il Ministero continua il monitoraggio in corso per segnalare anche nuovi contenuti eventualmente pubblicati.
Da settembre scorso, con l’avvio del nuovo anno accademico, ha preso il via la riforma voluta dalla ministra Anna Maria Bernini che prevede un Semestre aperto con accesso libero e l’abolizione dei test d’ingresso. Da quest’anno, quindi, il test a crocette iniziale per l’accesso alle facoltà di Medicina e corsi affini non esiste più. Gli studenti si iscrivono liberamente al primo semestre, che funge da filtro: devono sostenere esami di Biologia, Chimica e Fisica per poter accedere al secondo semestre. Sono previsti due appelli per ciascuna materia: il primo il 20 novembre, il secondo il 10 dicembre. Per superare il semestre filtro, è necessario conseguire almeno 18 CFU. Gli studenti che non superano il semestre filtro possono essere indirizzati a corsi affini (biomedici, veterinari, farmaceutici) mantenendo i crediti acquisiti. La graduatoria nazionale per l’accesso al secondo semestre terrà conto dei CFU ottenuti e dei punteggi degli esami. Agenzia DIRE – di Serena Tropea – 21/11/2025 – www.dire.it