Non è la prima volta che succede, ed è una prassi che non ci piace. I fatti sono noti: il giornalista Renato Cavallo viene bellamente allontanato dall’albergo dove si tenevano le interviste in occasione della proiezione del film di Natale del produttore – presidente Aurelio De Laurentis.
Siamo alle solite, scegliere di non pubblicare una notizia è nelle piene facoltà di un giornale, il lettore ha il diritto ad essere informato, ma il giornalista ha il dovere di valutare se ciò che viene proposto può essere di pubblico interesse.
Stamattina su questa vicenda a parte la presa di posizione e la solidarietà di molti colleghi non si legge uno sputo di notizia sull’accaduto.
Ognuno fa secondo coscienza, ma questa volta la società di ADL ha passato il segno. Passino i “ritiri accrediti”, le minacce più o meno velate e le paturnie dell’addetto stampa della società…ma qui si tratta, ed è incontrovertibile, di una pratica sgradevole e reiterata.
Insomma, la politica del Miniculpop continua a mietere vittime. Un articolo poco gradito, un commento sopra le righe, una valutazione un po’ in controtendenza fa immediatamente friggere le sinapsi degli addetti stampa del Napoli come i popcorn nel micro forno.
Questo succede quando in pochi fanno il lavoro di molti…facendolo evidentemente male.
