L’ arte della bellezza: Tosca a Sanremo

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di Cinzia Dascoli

Ci siamo, a breve si alzera’ il sipario sulla 70sima edizione del Festival Della Canzone Italiana.

Torna infatti, dal 4 all’ 8 Febbraio, la grande giostra, sulla quale, ormai da un po’ di anni, tutti possono essere “ tutto” senza necessariamente avere particolari competenze, le parole Big e Campioni possono essere legate ad un numero di followers, ad un cognome noto, ad un passaggio televisivo e gli interessi delle case discografiche e l’ esigenza di fare numeri possono essere piu’ importanti di quella che , in teoria, dovrebbe essere la protagonista assoluta della kermesse, ma che nella pratica e’ rappresentata da un sempre piu’ esiguo numero di artisti: la musica di qualita’.

Ma se e’ vero che per ogni gara esistono regole, e’ anche vero che per ogni regola esistono le eccezioni e che spesso le regole vengono cambiate o infrante.

E allora ben vengano i cambiamenti last minute se possono aggiungere ossigeno quando l’ aria comincia a mancare, ben vengano i ripescaggi se possono aggiungere qualita’ alla poca presente, ben vengano ossigeno e qualita’ se rappresentati da Tosca.

L’ artista romana torna infatti sul palco dell’ Ariston, dopo essere stata ripescata insieme a Rita Pavone, grazie ad una modifica del regolamento che ha portato il numero dei Campioni in gara da ventidue a ventiquattro.

Da sempre impegnata nel lavoro di fine artigianato musicale fatto di ricerca, di cura per i dettagli, di viaggi, di approfondimento delle diverse culture del mondo, di scelte non convenzionali, di percorsi particolari e di collaborazioni importanti , la cantante/attrice e’ sicuramente in questa particolare edizione dell’ evento sanremese ( contraddistinta da forti polemiche), una gemma preziosa tra pezzi di vetro, un fiore tra i sassi, il simbolo di quel mondo fatto di artisti cesellatori, di artisti che dovrebbero essere la regola invece che l’ eccezione, che meriterebbero di piu’ e invece sono considerati di nicchia, di artisti che pur di portare avanti il proprio concetto di arte non si piegano alle regole di mercato, di quegli artisti che collaborano invece che competere, che non smettono mai di imparare anche ( e soprattutto) quando insegnano, di artisti che fanno dischi se hanno qualcosa da dire e non perche’ devono, di artisti che non urlano per farsi sentire, di artisti che cercano di produrre sostanza e non solo forma.

Dopo le precedenti esperienze sanremesi ( con Cosa fara’ Dio Di Me, Vorrei Incontrarti Tra Cent’Anni, Nel Respiro Piu’ Grande e Il Terzo Fuochista), Tosca sara’ in gara con il brano Ho Amato Tutto scritto ed arrangiato da Pietro Cantarelli.

Nella serata del 6 Febbraio, dedicata all’ interpretazione di brani editi appartenenti al repertorio della storia del Festival, cantera’ invece insieme a Silvia Perez Cruz , il brano di Lucio Dalla Piazza Grande . Riarrangiamento e orchestrazione del brano sono del cantautore Joe Barbieri, che e’ anche produttore e arrangiatore dell’ ultimo lavoro di Tosca Morabeza che arriva a completamento di un lungo viaggio intorno al mondo dopo Il Suono Della Voce e Appunti Musicali Dal Mondo.

 

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