Milano Wine Week: dal 3 all’11 ottobre tornano i seminari, le masterclass, gli eventi e le presentazione di tre grandi guide italiane del vino.

Condividi su

di Angela Petroccione

Si è da poco conclusa la prima due giorni della Milano Wine Week, tra l’entusiasmo di giornalisti, produttori e appassionati finalmente tornati a vivere il mondo del vino attraverso la partecipazione fisica a masterclass, degustazioni ed eventi.

Sono tornati in città gli spazi dedicati, quartieri destinati ad accogliere il Wine District, tutto nel rispetto delle disposizioni anti Covid: un’area si concentrerà sui vini della Franciacorta, un’altra si concentrerà sul Prosecco ed in ogni zona enoteche e ristoranti si focalizzeranno su una specifica denominazione.

Decine di appuntamenti animeranno quindi i prossimi giorni: formazione dedicata, tasting experience ed un’innovativa piattaforma digitale per connettere professionisti e buyers internazionali.

Particolare attesa per la presentazione di alcune delle più influenti guide del panorama nazionale, ormai strumento essenziale per i consumatori quando si tratta di orientarsi nella scelta delle migliori cantine e produzioni.

Sabato 3 ottobre, come da tradizione, si è tenuta all’Hotel Principe di Savoia la presentazione della settima edizione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021, pubblicata da DoctorWine e dal suo staff. L’evento si è aperto con la cerimonia di premiazione e poi, come aveva preannunciato lo stesso Daniele Cernilli, “nessun bagno di folla ma tanti seminari con centinaia di vini, partecipanti correttamente distanziati e orari scaglionati su due giorni, nel rispetto delle regole e del buon senso.” 

Brunello di Montalcino e Barolo i grandi protagonisti di questa edizione. Un solo vino con il punteggio massimo di 100/100, il Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Biondi Santi. A seguire con 99/100 il Barolo Monfortino Riserva 2014 di Giacomo Conterno, il Barolo Villero Riserva 2013 di Vietti, il Brunello di Montalcino 2015 di Giodo,il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2015, di Siro Pacenti. Ma c’è anche il Taurasi Quindicianni 2005 di Perillo che con i suoi 99/100 porta alto il vessillo della viticoltura campana.

Cernilli e il suo staff hanno in calendario per il 10 ottobre a Roma un secondo appuntamento per la presentazione della guida.

Domenica 4 ottobre  è stata la volta di Slow Wine: la presentazione della dodicesima edizione della guida ha visto come protagonisti i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni e, moderatore d’eccezione, il giornalista Mario Calabresi.

Dal dibattito è emerso come l’emergenza Covid abbia dato il suo contributo alla connotazione dell’edizione 2021 della guida: “gli autori, infatti, hanno avuto modo di incontrare i vignaioli in visite virtuali, con un format e una serie di domande studiate in fase redazionale uguali per tutti” hanno raccontato Giavedoni e Gariglio. “Un tale cambiamento si è rivelato un’opportunità per offrire un ulteriore servizio al lettore: ben 940 schede sono corredate da un QR code che rimanda ai video delle visite virtuali condotte dai collaboratori. Sono oltre 300.000 i minuti di riprese come testimonianza di un anno eccezionale e come apertura della guida al mondo digitale.”

Per quanto riguarda i produttori premiati per l’edizione 2021 a Federica Topi, della cantina Tenuta Terraviva a Tortoreto (Abruzzo)  è andato il Premio per la Viticoltura Sostenibile

a Maurizio Zanella, della cantina Cà del Bosco a Erbusco il Premio alla Carriera, a Giulia Negri, della cantina Giulia Negri – Serradenari a La Morra è stato assegnato il Premio Giovane Vignaiolo.

Per oggi è attesa la presentazione dei “Numeri Uno” della Guida Oro i Vini di Veronelli del Seminario Permanente Luigi Veroneli: saranno presentati i 5 migliori assaggi con i curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello.

Madre, consulente, pallavolista. Per passione. Marketing e comunicazione sono il mio pane quotidiano. Divoro anche libri, accompagnati da Pinot nero.