Napoli ricomincia dai libri

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di Manuela Vitale – foto di Angelo Orefice

Il 23, 24 e 25 settembre si è svolta all’Archivio di Stato di Napoli la fiera del libro 2023, intitolata “ricomincio dai libri”. Direttore artistico è stato Lorenzo Marone (lo è dal 2018), scrittore pluripremiato e giornalista. La splendida sede ottocentesca, situata nel cuore della città di Napoli, è stata adibita per ospitare stand, autori, interviste e piccoli punti ristoro. Rivolto a persone di ogni età, camminando nel cortile è stato possibile incontrare autori e parlare direttamente con loro – e non solo, presenti lì anche attori, giornalisti ma anche i semplici appassionati di libri che si scambiavano consigli. Nonostante le condizioni metereologiche non abbiano aiutato, la fiera ha avuto un boom di visitatori, soprattutto domenica 25.

Interessanti gli stand per i più piccoli, così come i progetti avanzati da alcune associazioni per avvicinare i bambini alla lettura non solo di racconti classici, tramite interessanti attività da svolgere in gruppo. Grande attenzione anche i ragazzi, con ospiti come Licia Troisi, laboratori di scrittura, spunti di poesia nonché numerosi libri fantasy, alcuni tutti italiani, (con i loro autori fra la folla) negli gli stand. Libri curati in velluto, altri in carta riciclata, matite ecosostenibili, tazze decorate con i maestri della letteratura, graphic novel di ogni tipo: anche il mondo dell’editoria è al passo con i cambiamenti. Argon Edizioni, con le sue letture provocative ed evocative sull’antica Grecia (e non solo), spiccava fra le graphic novel presenti. Lì, l’Accademia di Comix di Napoli ha offerto laboratori di disegno e incontri con diversi fumettisti lì presenti. Numerose sono state le letture svolte con attori come Miriam Candurro, Cristina Donadio e Patrizio Rispo, le discussioni con Maurizio De Giovanni, Nando dalla Chiesa, lo stesso Lorenzo Marone e moltissimi altri.

I temi trattati fra gli antichi affreschi delle sale sono stati quello caldissimo dei migranti, del cambiamento climatico spiegato anche ai più piccoli, miti e misteri napoletani, l’ abbandono scolastico intelligentemente affrontato dal sindaco Manfredi lì ospite e tanti altri. Illustri ospiti sono stati i direttori del Il Mattino, del Corriere del Mezzogiorno e della Repubblica Napoli.

Grande abbondanza di libri gialli e storie d’amore: persone rapite, la storia della serial killer italiana che uccideva solo uomini violenti, amori proibiti di tempi moderni in cui le culture faticano a mescolarsi (da notare il libro “Shmutz” di Felicia Berliner in tema). Spazio anche per la questione meridionale e i problemi sociali che affliggono la nostra città: il lavoro, la camorra e la malavita, la lontananza dello Stato nei contesti più disagiati (si noti il libro “Il virus della corruzione” di Claudio Mazzarese Fardella Mungivera). Immancabili anche spazi anche per la recente vittoria dello scudetto da parte della squadra calcistica del Napoli. Ma non solo, anche uno “speed date letterario” in cui incontrarsi per pochi minuti e discutere con il proprio vicino di sedia di libri. Insomma, c’erano eventi per tutti i gusti.

Grande folla per il toccante ricordo per Michela Murgia, da pochissimo scomparsa, con le letture di Cristina Donadio, Gabriella Vitiello e Miriam Candurro. In chiusura c’è stato uno spazio musicale pop e blues con artisti partenopei, Alessandro Aruta e Martin Rua.

Tante associazioni culturali sono state presenti, fra cui anche un laboratorio di traduzione tutto napoletano, case editrici da tutta Italia (notevoli le edizioni di Coppola Editore): tutte con un unico scopo, cioè far avvicinare il popolo partenopeo alla lettura, ai libri. Non relegandolo, quindi, a pochi lettori, spesso chiamati “radical chic”, ma creando un fenomeno culturale che parta dai più piccoli sino ad arrivare ai più grandi. Chi dice di non amare la lettura è solo perché non ha trovato sulla sua strada il libro giusto.

Studentessa di Giurisprudenza della Federico II a tempo pieno ma con tante, troppe, passioni. Su tutte spicca una che ha fin da quando le hanno insegnato a leggere: i libri. Ha iniziato a recensire libri grazie al sostegno del suo prof di inglese a sedici anni e, da allora, non si è fermata più. Un po’ Corvonero ma molto più Serpeverde, è una femminista che crede fermamente nella parità e nella democrazia ma, soprattutto, nella cultura. Ha nuotato per dodici anni e ha un acquario e un criceto.