Napoli vs Atalanta – Un Napoli vivo e commovente

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di Mirko Torre

In campo contro l’Atalanta è scesa una squadra rimaneggiata a causa degli innumerevoli infortuni di questo periodo.

Nonostante questo i ragazzi hanno risposto a chi diceva che la partita non avrebbe avuto storia. E invece storia ne ha avuta, fino al 94esimo, con un Napoli quasi commovente che è andato sotto, poi è passato in vantaggio e poi di nuovo sotto per il 2-3 finale.

Gli azzurri si prendono gli applausi sinceri del Maradona, segno che il pubblico ha compreso quanto la squadra ci abbia messo tutto quello che aveva, anche oltre le difficoltà.

È assurdo pensare che ad oggi ci sia gente che critica le ultime uscite del Napoli, quando ci si ritrova nel gruppo di testa a lottare per il titolo, nonostante mezza squadra fuori e un gioco forzatamente stravolto dall’inserimento delle riserve. Spalletti e i suoi sono sempre lì e ieri sera abbiamo capito che ci saranno fino alla fine, con voglia, sudore e spirito di squadra, dimostrando l’attaccamento che tanto si era cercato negli ultimi anni.

Il risultato ci racconta di una partita bellissima, l’Atalanta è tra le squadre che giocano il miglior calcio in Italia, e dispone di una rosa molto lunga e piena di ottimi giocatori anche nelle riserve, confermandosi anno dopo anno una seria candidata alla vittoria finale. Anche stasera ha fatto vedere di essere pronta a fare il grande salto verso il tricolore, ma con un campionato così tra le prime 4 in classifica ci sarà da divertirsi.

Tra i nostri è difficile dire chi è stato tra i migliori, perché tutti hanno dato il massimo, ma la prestazione di Lozano, Mario rui e Malcuit nel finale è degna di nota, a conferma che spesso chi viene criticato di più e proprio quello che poi mette l’anima in campo.

Non usciamo ridimensionati da questo scontro diretto, il campionato è ancora lungo e pieno di sorprese, a cominciare dalle prossime partite, Empoli in casa e Milan a San Siro, per rimanere ancora lì a sognare, ma se l’impegno messo dai nostri è quello visto contro la Dea, non dobbiamo temere nessuno. A testa alta fino alla fine, tutti insieme .

Mirko Torre, classe 1997, nato a Roma in piena generazione Z, appassionato di calcio, musica e del mondo. Studente universitario, cerco di dare un senso a quello che per me è prima una passione e poi un sogno, la scrittura.