Napoli vs Juventus – Giudizi e voti di Pasquale Lucchese

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Reina: Responsabilità sul primo gol sabaudo benché quella giocata è nelle corde di un fuoriclasse quale è Higuain. Voto 5

Koulibaly – Chiriches: Il senegalese non commette errori particolari rimediando spesso alla pessima prestazione del rumeno, che sbaglia tanto in appoggio e regala troppo spazio all’argentino in occasione della sua prima marcatura. Voto 6 – 4.5

Hysaj – Ghoulam: Spingono poco nella prima frazione, alzano il loro baricentro nella ripresa. Voto 6- – 6-

Diawara: Sale in cattedra nel secondo tempo, recupera palloni e prova a dare geometria alla sua squadra. Voto 6.5

Hamsik: Tanti errori anche per lo slovacco, bravo a sfruttare l’occasione avuta. Voto 6.5

Zielinsky: Non riesce a illuminare il gioco offensivo partenopeo. Voto 6-

Insigne: Troppo spesso tenta la sua giocata, in particolare sull’1-1 nel momento di massima spinta azzurra ci prova due volte smorzando la foga agonistica dei suoi. Segna il gol della vittoria. Voto 6.5

Callejon: Neto gli nega la rete dell’1-0, straordinaria la giocata che vale l’assist per il terzo gol partenopeo; solito moto perpetuo. Voto 6.5

Milik: Non è ancora nelle migliori condizioni, vicino al gol di testa, ma il portiere ospite è superlativo. Voto 5.5

Subentrati:

Mertens: Trasforma in gol il primo pallone toccato sfruttando uno svarione di Neto. Voto 6.5

Pavoletti: Non sembra propriamente essere un acquisto indovinato, ma diamogli tempo…. Voto 5.5

Allan: S.V.

Sarri: Faccio un’analisi ‘intima’ e molto di pancia, il giornalista lascia completamente spazio al tifoso. Questa sera si è vista una partita di calcio tra due squadre forti, una partita intensa ed equilibrata che ha vissuto di sprazzi, grinta, foga e ‘mascolinità’.

La narrazione stancante e fuorviante di catenaccio vs gioco intergalattico che ha riempito la bocca di tifosi e giornalisti tifosi dopo il pari di domenica in campionato, questa sera è certamente meno calzante. Questa sera ho visto il Napoli meno ‘sarriano’ della stagione, ho rivisto un atteggiamento che (mi) mancava dai tempi di Mazzarri.

Nessuna lode ‘populista’ alla ‘cazzimma’, agli spintoni, alla rabbia e ai muscoli finalmentente mostrati, ma la speranza che quest’atteggiamento nasca da una maggiore auto-consapevolezza del proprio valore, e non sia semplicemente un derivato di questa nauseante ‘quattro giorni’ di Napoli-Juve.

Ero arrivato allo stadio senza troppe speranze, perché loro sono forti e perché immaginare il Napoli in finale a Roma contro una romana peraltro, non è proprio semplice. Eppure con il passare dei minuti, la speranza è cresciuta nonostante non giocassimo da solito Napoli. Dopo il pari di Hamsik, ho riprovato sensazioni perse, al netto del gioco delizioso e spesso vincente che esprimiamo.

Sarà solo un tentativo di riprendermi dopo l’amarezza dell’eliminazione, tutto sommato preventivabile e dopo il quarto gol che l’ex di turno ci rifila. Ad avercelo ancora con noi Higuain, e a luglio i ragionieri tifosi a festeggiare i 90 milioni pagati dalla folle società piemontese….

Il rammarico provato nel match post campionato c’è ancora, eppure appare attutito dalla speranza di un Napoli che sappia mettere in campo agonismo e brama di successo sempre, contro tutto e tutti, a testimonianza di una piena e definitiva consapevolezza della propria forza, che in Italia può dirsi inferiore solo alla Juve, ma alla pari della Roma e della stessa Inter che continua però a peccare, molto più di noi, in continuità e paga l’inizio olandese.

Sappiamo bene quanto sia difficile l’ultimo step, migliorare una seconda piazza significa vincere, oggettivamente non era e non è pensabile se vendi Higuain, anche se poi metti su una rosa giovane, completa e piena di talento. Con una propria identità di squadra e con un determinato tipo di gioco, il gap si può ridurre, ma occorre lavorare anche su tanti e più aspetti, questa sera un aspetto è emerso, auguriamoci non sia un fuoco di paglia.

Arbitro: Manca qualche cartellino, uno anche ad Higuain per fallaccio su Callejon. Voto 5+

Juventus: Ci ripetiamo, sono forti, brutti e concreti e cinici: inseriscono un terzo difensore sul 3-2 per chiudersi e portare a casa la qualificazione… Atto di lesa maestà per noi a cui non ci resta che crogiolarci nel nostro gioco ‘europeo’….

Coppa Italia: Semifinale amara per il Napoli, la gara d’andata e Higuain fanno la differenza. Ora testa e cuore al campionato, terzo posto da blindare, secondo posto da mirare…

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!