Napoli vs Lazio – Nel nome di D10S

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di Mirko Torre

 

Settimana complicata quella degli azzurri, la sconfitta di Milano con l’Inter aveva lasciato strascichi nella testa dei ragazzi nella trasferta glaciale di Mosca.

 Quella di ieri sera, come anche detto da Spalletti nel pre partita, poteva essere l’occasione per rimettere le cose a posto e proseguire il cammino verso obiettivi importanti. Così è stato al Maradona, nella serata di D10S, finalmente con gli spalti pieni di tifo già dalle prime ore del pomeriggio.

Lo spettacolo andato in scena allo stadio prima della partita è stato emozionante, a ricordare Diego a un anno dalla sua scomparsa con le parole bellissime di Maurizio De Giovanni che accompagnavano il giro di campo della statua del Pibe de Oro.

 Gli azzurri entrano in campo e salta subito all’occhio un particolare, lo sguardo di Dries verso la scultura in bronzo di Maradona, quasi a volerne carpire l’energia e prepararsi a un qualcosa di importante per questa partita fondamentale.

Da subito il Napoli ha iniziato a palleggiare in faccia alla Lazio, con sfrontatezza e convinzione, segno di mentalità ormai acquisita che deve necessariamente portare lontano questo gruppo così coeso. Zielinski apre le danze e Mertens (in pieno stile Maradona) le chiude con due perle. Difficile dire quale dei due gol sia il più bello, ma l’arcobaleno disegnato dal belga che scavalca Reina per il 3-0 azzurro è qualcosa che viene dal cielo, da un’energia superiore. Fabian Ruiz infiocchetta la vittoria a cinque minuti dalla fine e spedisce Sarri e i suoi negli spogliatoi tramortiti da una superiorità impressionante dal punto di vista tecnico e atletico del Napoli.

 Spalletti sorride e tutti noi insieme a lui, in un momento del genere con tante assenze, su tutte quella di Osimhen, era importante trovare subito l’equilibrio e i gol pesanti di chi ha scritto la storia del Napoli e continua a farlo partita dopo partita. Siamo primi da soli, e se qualcuno dopo Milano aveva smesso un po’ di sognare, ieri sera le emozioni sono state troppe per non sperare in un’annata dal gusto diverso, nel nome di D10S.

 

Mirko Torre, classe 1997, nato a Roma in piena generazione Z, appassionato di calcio, musica e del mondo. Studente universitario, cerco di dare un senso a quello che per me è prima una passione e poi un sogno, la scrittura.