Nel periodo covid-19, la creatività emerge con il teatro delle ombre

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Articolo a cura di Maura Messina

Titolo: Nel periodo covid-19, la creatività emerge con il teatro delle ombre

Questo periodo emergenziale dovuto al covid-19 sta offrendo la possibilità di tirare fuori molte creatività. In qualche maniera ognuno sente l’esigenza di fare qualcosa per il prossimo mettendo a disposizione i propri talenti. Da qualche giorno ci siamo imbattuti in alcuni video dal sapore vintage, che restituiscono dignità alle “ombre”, rendendole protagoniste rassicuranti di fiabe per bambini. 

Incontriamo gli autori, artisti presentatevi:

Siamo Pino Beato, Lello Genovese, Serena Esposito e Rodolfo Madonna.

Cosa fate nella vita al di là del teatro?

SERENA: Ripetizioni di doposcuola

PINO: Io sono un attore, quindi il mio lavoro si divide tra prove, spettacoli, teatro e cinema, laboratori per bambini e ragazzi.

RODOLFO: Parrucchiere

LELLO: Operatore teatrale

Come nasce l’iniziativa del teatro delle ombre? Come siete riusciti praticamente ad organizzarvi e collaborare a distanza?

PINO: Nasce da una mia idea. Questa storia del #iorestoacasa ci ha colti alla sprovvista. Insieme a Lello gestisco dei  laboratori, preferisco chiamarli ludoteatro, con bambini che hanno un’età che parte dai 6 anni, fino ai preadolescenti. C’era la necessità di mantenere i contatti con i più piccoli. Con i grandi facciamo video lezioni, ma con i piccoli, l’unico modo per far sapere che noi c’eravamo era quello di raccontarci. Abbiamo iniziato io e Lello. Ho realizzato un video della famosa “leggenda peruviana del colibrì” di recente tornata alla ribalta con Cristicchi. Dopo aver realizzato il video abbiamo semplicemente messo le voci e la musica. Siccome la risposta da parte dei nostri piccoli è stata più che positiva, allora ho pensato di dover fare qualcosa in più ed ho proposto a Lello il “teatro delle ombre”. Qui la parte organizzativa è stata un po’ più complessa, bisognava reperire storie, materiali, attrezzature, e non potersi incontrare non ha certo facilitato la cosa. Ho fatto tutto a casa: ho recuperato scatole, cartoni, materiali di risulta per realizzare le sagome, ed infine ho registrato il video. La storia è stata letta da me e con l’aiuto di mio figlio abbiamo mosso i personaggi. Successivamente, i vari attori che si sono avvicendati nel progetto, tra questi anche Serena e Rodolfo, mi hanno mandato le tracce audio. Sono passato poi al montaggio video e audio e abbiamo pubblicato il lavoro. In un primo momento abbiamo divulgato i video solo nei gruppi Whatsapp dei laboratori e dei nostri conoscenti. Abbiamo visto che la cosa funzionava. L’intuizione l’ha avuta Serena, che è stata la pioniera delle pubblicazioni su Facebook e poi anche grazie a te, Maura Messina, abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere un pochino di più. 

A chi sono rivolti i video che state postando?

RODOLFO: Ai piccoli, che fortunatamente non sanno che stanno combattendo la loro prima guerra, e a loro va dato un premio speciale. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di far vivere questa battaglia con il sorriso, un po’ come succede nel film “La vita è bella” di Benigni.

SERENA: Per i più piccoli. L’immaginazione è un farmaco eccezionale e noi ci stiamo divertendo tanto, soprattutto in questo periodo, nel confezionare questa super medicina.

LELLO: A tutti i piccoli che fortunatamente, in questo triste periodo, sono ancora in grado di sognare. 

PINO: Ovviamente ai più piccoli, ai quali nessuno ha pensato. I piccoli che si sono trovati con uno schiocco di dita ad uscire dalla loro routine. Prima una settimana, poi due e poi un mese. Una routine fondamentale è stata interrotta, mi riferisco alla routine: scuola, attività, famiglia. Ci siamo preoccupati dei runners o dei cani, o di altre sciocchezze, ma non dei bambini. Quindi cerchiamo con questi video di far sapere che ci siamo e li pensiamo.

Cosa vi ha spinto ad abbracciare il mondo teatrale? 

LELLO: Una forte passione nata dalle prime commedie viste in tv di Eduardo De Filippo, ero piccolissimo.

SERENA: È capitato per caso. Ad un amico serviva una comparsa per uno spettacolo teatrale e accettai, quasi per gioco. È finita che sto ancora “giocando”.

PINO: Per puro caso. Da piccolo andavo spesso a teatro, poi nel lontano 1994 misi piede su un palco e da allora non sono sceso più se non per una piccola pausa alla nascita del mio primo figlio.

RODOLFO: Mio nonno, quando ero più piccolo, mi leggeva le commedie di Eduardo. Lui ne era un grande appassionato, e di lui ho ancora un ricordo: un vecchio libro dove racchiude tutte le commedie di Eduardo, le più conosciute, e da lì è iniziato…

Per continuare a godere delle prossime fiabe, dove possono cercarle?

PINO: Al momento stiamo cercando un’altra favola da realizzare, considerando che non è semplice realizzare il lavoro a distanza ci vorrà un po’ di tempo. Il solo montaggio video porta via più di 4 ore, e altrettante per la realizzazione delle sagome e registrazione della video storia. Le pubblicheremo sia sui nostri profili social personali che sulla pagine dell’associazione culturale Tra Palco e Realtà (di cui fanno parte Lello, Rodolfo e Serena). 

Pino come nasce la tua amicizia con gli associati di “Tra palco e realtà”?

PINO: Ho conosciuto l’associazione tra palco e realtà nel dicembre del 2015. Avevo però in precedenza già conosciuto Lello nell’estate dello stesso anno recitando in uno spettacolo teatrale itinerante. Poche settimane dopo l’incontro con Lello, ho conosciuto Rodolfo durante lo spettacolo teatrale “Il sindaco del rione sanità”. Da lì è nata una stretta collaborazione, sia con i singoli che con tutta l’associazione.

Personalmente sono raggiungibile sia sul profilo Facebook www.facebook.com/pinobeato oppure su instagram www.instagram.com/pinobeato.actor

Lello come è nata l’associazione “Tra palco e realtà”?

LELLO: Il gruppo si è formato nel 2002, e nel 2008 abbiamo fondato l’associazione per promuovere la nostra passione a 360 gradi. 

Per chi volesse seguire l’associazione “Tra palco e realtà”?

LELLO: Potete seguirci sul nostro sito, o sui social, seguendo la pagina Facebook o Instagram.

https://www.facebook.com/associazioneculturale.trapalcoerealta/

https://www.instagram.com/associazione_tpr/?hl=it 

https://www.youtube.com/channel/UCCfhhS6aD7Xpcmy8lhkys0A     

Maura Messina, art-designer napoletana, classe 1985. Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, in particolare al dramma della terra dei fuochi. Dal 2014 collabora con varie testate giornalistiche. Autrice del libro illustrato autobiografico “Diario di una kemionauta” e del romanzo distopico “4891 la speranza del viaggio”, editi da Homo Scrivens. Ha partecipato a numerose mostre d’arte come pittrice. Il suo motto è: per cambiare il mondo basta napoletanizzarlo.