Torneo di calcetto del Duomo di Napoli. Arbitra San Gennaro?

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di Maura Messina

Torneo di calcetto del Duomo di Napoli. Arbitra San Gennaro?

La sera di giovedì 22 luglio 2021 mi trovavo a passare in Via Duomo, a Napoli. Una folla di ragazzi urlanti ha attirato la mia attenzione, così incuriosita mi sono avvicinata. Mai avrei potuto immaginare di assistere ad un tale ”evento sportivo autogestito”Un vero e proprio torneo di calcetto organizzato dai ragazzi che poi ci hanno tenuto a specificare: siamo 12 squadre, ci sfidiamo a gironi. Clicca sul link per guardare il video https://youtu.be/zzcTs_z9_Uo

Tutto molto bello se non fosse che a partecipare involontariamente alle partite ci sia il Duomo di Napoli. Tra un passaggio e l’altro il pallone è finito più volte sulla facciata della chiesa e sulle statue antiche.

L’evento ha attirato un gran numero di tifosi che si sono sistemati sulle gradinate come fossero allo stadio.

Da lontano ho visto giungere due macchine: una della polizia e l’altra della municipale.

I primi sono passati e, ridendo, si sono allontanati. I secondi hanno proseguito come se avessero i paraocchi, fingendo di non aver visto nulla.

A questo punto un passante ha chiamato i carabinieri, temendo per l’incolumità della cattedrale.

Dopo pochi minuti sono arrivati due carabinieri che hanno invitato gli sportivi ad allontanarsi.

La sospensione della partita è durata al massimo un quarto d’ora dopodiché hanno ripreso indisturbati a giocare.

Prima che qualcuno di voi salti dalla sedia per gridare al noto fenomeno dello “sputtanapoli” voglio rassicurarvi che Napoli la amo, è la mia città e credo sia importante segnalare qualsiasi iniziativa che in qualche modo possa nuocerne i tesori.

Fino a qualche mese fa il Duomo era piantonato dai militari e, se così fosse ancora oggi, credo che a nessuno di quei ragazzi sarebbe venuto in mente di scegliere la chiesa contenente la cappella del Santo Patrono San Gennaro come location per un torneo di calcio.

Poiché il nostro Faccia Gialla in questa situazione non può che affidarsi ai napoletani per tutelarsi, spero che queste mie parole arrivino a chi di dovere. Spero che chi di dovere, possa far sì che il torneo di calcetto, possa spostarsi in un luogo più adatto per la sicurezza dei ragazzi e per quella dei monumenti che tutti noi amiamo.

Sottolineo che reputo questa del torneo autogestito una bella iniziativa sul piano sportivo, ma ci sono luoghi che non sono deputati allo sport. Vi sfido, trovatemi un solo Duomo in Italia che venga utilizzato come campo da calcio.

Maura Messina, art-designer napoletana, classe 1985. Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, in particolare al dramma della terra dei fuochi. Dal 2014 collabora con varie testate giornalistiche. Autrice del libro illustrato autobiografico “Diario di una kemionauta” e del romanzo distopico “4891 la speranza del viaggio”, editi da Homo Scrivens. Ha partecipato a numerose mostre d’arte come pittrice. Il suo motto è: per cambiare il mondo basta napoletanizzarlo.