Vogliamo avere successo?

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di Alessandra Hropich

Il nostro scopo nella vita è portare a termine o quantomeno provarci, a realizzare alcuni progetti.
Ho scoperto che molti non arrivano a realizzare i propri desideri o obiettivi perché non ci credono in primis loro stessi, dunque chiedono consigli magari anche tutta la vita perché sono degli insicuri, immaturi o indecisi.
Ecco una grande pecca di ingenuità: chiedere il permesso agli altri per migliorare, come fanno gli altri a sapere dove arriveremo noi in realtà? Perché mai gli altri dovrebbero essere tanto magnanimi da consigliare a noi di emergere? Se le persone sapessero cosa è meglio per noi, lo farebbero per loro, ovvio.

In compenso, gli altri faranno sempre e solo due cose, o l’ una o l’altra:
1) Ci incoraggeranno (ma solo se pensano che tanto non arriveremo mai).
2) Ci scoraggeranno. Così tanto per abbassare la nostra autostima, illustrandoci tutti i pericoli uno ad uno è questo è il metodo migliore per demoralizzarci.

Per quanto mi riguarda, nulla mi incita di più della frase: ” Tu non ci arriverai mai. Questo non è per te!”
Oppure chi ti dice: “È un sogno non adatto a noi!”

Gli sfigati, i pessimisti si divertono a scoraggiare gli altri perché li gratifica molto la nostra sconfitta ogni volta ma assistono, come spettatori al nostro insuccesso, fingendo di esserne poi dispiaciuti tanto sanno ben mascherare la loro soddisfazione.
Quando sento dire a qualcuno che gli altri (tutti) sono contenti del suo successo, ricordo a me stessa quanto possa essere costui un ingenuo, un ottuso o un cretino cronico.
Certo che poi tutti salgono sul carro del vincitore, per avvantaggiarsi si sale anche insieme a chi hai tentato di buttar giù con ogni mezzo, perché non farlo, dunque?
Quando le cose ci vanno bene, in molti ci adulano ma non sappiamo quanto pregano in realtà per la nostra disfatta.
Personalmente io vado in senso contrario perché sono da sempre molto incoraggiata da chi invece mi sconsiglia qualcosa perché mi sprona ad osare, ed in genere,  poi ho ragione io.
Il nemico ti dice che non arriverai mai? Beh, se non sei del tutto chiuso di mente, lo capisci che te lo dice perché potresti invece farcela.
Il fatto inquietante è che anche chi ti incita a perseguire un obiettivo può essere (non di rado) un tuo nemico camuffato da amico, questo è un atteggiamento pericoloso.
Cosa spinge qualcuno a dirti di provarci a realizzare un tuo obiettivo? Spesso, la sola voglia di sapere dove tu vuoi realmente arrivare. Attenzione, se tu illustri il tuo obiettivo e le modalità di come intendi arrivarci, stai pur certo che, alla tanto agognata realizzazione del progetto, ci arriverà molto probabilmente prima di te un altro e magari tu non ci arriverai mai.
Allora qual’ è la soluzione? Vi chiederete voi.
La sola soluzione che io conosco è quella di realizzare il progetto, pur sbagliando, senza tanti proclami e senza chiedere il permesso alla moglie, al figlio, al cane, al vicino di casa. Ogni sogno, obiettivo è assolutamente personale, chi ci vive accanto si può stancare dei tentativi di realizzare il nostro progetto, pur volendoci bene.
Poi ad un ascoltatore può sfuggire la nostra confidenza e la racconta in giro in assoluta buona fede ed ecco che, quel nostro obiettivo non si realizzerà, magari qualcuno è arrivato prima.

Ogni articolo di successo diventa, nel mio caso, argomento di dibattito in Università finendo spesso nella rassegna Stampa, è il massimo direi ma noto che gli addetti ai lavori e i miei rivali sono sempre con le antenne pronte a capire le mie prossime iniziative a cui vorrebbero arrivare per primi.
Nel mio caso, mi addebitano il successo prima ancora di tirare le somme.
È anche vero che il successo bisogna accompagnarlo al nostro modo di essere e di vivere.
Una persona scoraggiata, demotivata, abitudinaria difficilmente osa, lo slancio parte dalla mente.
Da non dimenticare poi che ci sono delle caratteristiche ben precise delle persone di successo e di quelle sfigate.
La persona di successo non teme i cambiamenti. Riconosce i propri fallimenti. Si pone degli obiettivi. Non smette mai di imparare.
Mentre lo sfigato critica gli altri, teme i cambiamenti, nutre sempre rancore, pensa di saper tutto.

È la nostra mente che ci guida e ci spinge ad avere successo o ad essere persone mediocri.
“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre!” A. Einstein
Una frase dal potere enorme ma spesso non molto capita perché le persone sono quasi sempre convinte di avere una mente aperta anche quando sembrano portare il paraocchi, questo crea molti danni ed impedisce il raggiungimento di ogni successo.
Inoltre non dimentichiamo mai che: “La fiducia in sé stessi è il primo segreto del successo!”
Molti mancano di autostima e di amor proprio, sono quelli che vivono perché aiutati di volta in volta da chi sa che sono meri esecutori (ma sempre mediocri resteranno).
Quando parlo con qualcuno, non di rado mi sento dire: “Io ho lavorato con Tizio, è bravino, è puntuale, una brava persona alla quale passo qualche incarico ogni tanto ma non è nulla di eccezionale!”
Meglio di niente è comunque ricevere degli incarichi da qualcuno ma è deprimente sapere che la persona che ti dà una mano ti considera solo un mero esecutore, non un uomo o donna di successo, come a voler dire: “Tanto quello/a dove vuoi che arriva?”
È pur vero che tante cose nella vita è meglio non scoprirle mai eppure, a solo scopo informativo, aggiungo che chi ti aiuta lo fa quasi sempre perché ti vede abile in qualcosa ma mai come una persona di successo, altrimenti nascerebbe l’ invidia e la conflittualità.
Da non dimenticare poi che il successo può coincidere  con l’ essere persone di valore, non sempre è così ma conta molto il privilegiare la qualità della propria esistenza perché solo così si è già proiettati in qualche modo a renderla migliore.
Non è di successo solo chi vedete sui giornali, anzi può essere esattamente il contrario ma solo quello che una persona fa e cosa sceglie per sé nella vita vi svela se è di valore e/ o di successo.

Successo e felicità possono essere il motore della nostra esistenza, tanto vale mirare (lo ribadisco) alla qualità di ogni azione piuttosto che fare mille cose sbrigativamente e senza entusiasmo, meglio il “poco ma buono” che vale sempre come detto.

Parola di Alessandra Hropich.
Per restare aggiornati continuate a seguire una delle pagine dell’ autrice:
https://www.facebook.com/La-felicit%C3%A0-Ve-la-do-io-1048938518502717/

Scrittrice e Pubblicista. Esperta di tematiche sociali, Relatore, Opinionista. Mi occupo di Comunicazione aziendale, Istituzionale e politica. All' Avvocatura ho preferito la Comunicazione perché adoro raccontare la realtà, fatti rigorosamente veri.