Euro 2020: al via, ecco le favorite e le possibili sorprese

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di Mirko Torre

Dopo le tante vicissitudini legate al Covid-19, finalmente possiamo dirlo, Euro 2020 c’è.
Il campionato europeo di calcio, primo itinerante della storia, doveva essere svolto lo scorso anno, ma per le ragioni che tutti conosciamo non è stato possibile, così siamo arrivati a Giugno 2021 con grande attesa, sia per tornare a godere del tifo sugli spalti che tanto è mancato agli amanti di questo sport, ma anche per tutto quello che le nazionali europee hanno da offrire a cominciare proprio dall’Italia.

Gli Azzurri hanno tanto da farsi perdonare, per la mancata qualificazione al mondiale del 2018 che aveva contribuito ad alimentare il disinteresse generale verso il calcio, ma soprattutto verso la nazionale. Da quel momento in poi l’Italia ha trovato il suo condottiero, Roberto Mancini, che è riuscito a stupire tutti gli appassionati, creando entusiasmo e grandi aspettative per questo Europeo. L’Italia infatti è l’unica selezione insieme al Belgio, ad aver vinto tutte le partite del girone di qualificazione, segnando 37 gol e subendone solo 4. Certo non era un girone così complicato, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo e Mancini è stato bravo a motivare i suoi giocatori partita dopo partita, tenendo la soglia d’attenzione alle stelle. I sorteggi per la fase a gironi sono stati benevoli, ma non troppo, Turchia, Svizzera e Galles pur non essendo così accreditate possono riservare qualche colpo di scena, grazie ai loro giocatori migliori, su tutti Yilmaz, Cahlanoglu, Shaqiri e Gareth Bale..

Per quanto riguarda le altre compagini, troviamo parecchie sfide suggestive, su tutte quelle del girone F dove troviamo Germania, Francia, Portogallo e Ungheria. La Germania storicamente riesce ad arrivare in fondo senza grandi problemi, ma quest’anno dovrà vedersela con la Francia campione del mondo, e il Portogallo campione d’Europa.

La Francia è la grande favorita di Euro2020, Deschamps potrà contare di fatto su alcuni tra i giocatori più forti al mondo in questo momento, pensiamo a Mbappé e Kanté, entrambi in corsa per il Pallone d’Oro e molto dipenderà da quello che faranno vedere in campo con la divisa “Bleu”.

Il Portogallo non è sicuramente al livello dei galletti, ma può sempre contare sull’uomo in più quando si tratta di match importanti, Cristiano Ronaldo. Il 5 volte pallone d’oro giocherà verosimilmente il suo ultimo Europeo, e non vorrà di certo tradire le attese, portando gli “scudati” il più lontano possibile. La Germania come sempre è una selezione tosta, sia fisicamente che a livello di gioco, tra le sue pedine più importanti c’è sicuramente Timo Werner, in cerca di riscatto dopo un anno al di sotto delle aspettative, nonostante la Champions League vinta con il Chelsea e soprattutto il “blocco” del Bayern Monaco, Muller, Sane e Gnabry che andranno a formare un attacco spaziale per i tedeschi.

Anche il Belgio si candida prepotentemente alla vittoria finale, i diavoli infatti possono contare sul neo-campione d’Italia Romelu Lukaku, e anche sul folletto belga Dries Mertens. L’allenatore Martìnez ha grande fiducia nelle potenzialità dei propri giocatori, e complice anche un girone abbastanza abbordabile, può davvero puntare a un piazzamento molto alto in questo campionato.

Non si può dire lo stesso della Spagna, che può davvero essere la sorpresa negativa quest’anno. Per la prima volta nella storia non figura neanche un giocatore del Real Madrid tra i convocati di Luis Enrique, che infatti ha selezionato diversi giovani, e spera di cavarsela con lo stile di gioco che lo contraddistingue, ma basterà per andare avanti?

Dando un’occhiata generale però la vera outsider potrebbe essere l’Inghilterra, eterna incompiuta se guardiamo ai risultati, ma dal punto di vista qualitativo è una delle più forti nel panorama europeo. Negli ultimi anni infatti i vari settori giovanili inglesi hanno sfornato una quantità di talenti fuori dal comune, lo dimostra il fatto che insieme alla Turchia è la nazionale con età media più bassa di Euro2020, segno evidente che quando c’è il talento l’esperienza può anche venire meno.

Staremo a vedere alla fine chi riuscirà a sollevare la coppa, ma quello che conterà davvero alla fine sarà lo spettacolo che i grandi giocatori sapranno offrire in campo per deliziare i tifosi, che finalmente possono tornare a supportare da vicino le proprie nazionali, diventando di fatto i veri Top Player di questo campionato europeo.

Mirko Torre, classe 1997, nato a Roma in piena generazione Z, appassionato di calcio, musica e del mondo. Studente universitario, cerco di dare un senso a quello che per me è prima una passione e poi un sogno, la scrittura.