“Frammenti di Temporama Alchemico” di Francesco Filippelli – La mostra d’arte che unisce pittura e chimica

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di Maura Messina

È stata prorogata fino al 18 febbraio 2023 l’esposizione dei lavori del giovane artista napoletano Francesco Filippelli, dal titolo “Frammenti di Temporama Alchemico – ritratti in movimento”. 

La mostra è allestita a Napoli presso lo Spazio 57, in via Chiatamone n.57, dove è possibile godere di sei opere, ciascuna delle quali attirerà la vostra attenzione molto più di quanto avreste immaginato.

I ritratti proposti obbligano il fruitore a rispettare i tempi necessari se si vuol assistere alla loro mutazione. Ogni singola tela diventa una tappa per riscoprire l’importanza del tempo, diviene l’opportunità da cogliere per osservare la trasformazione che avviene quasi impercettibilmente. L’occhio assiste a lente variazioni dei soggetti che, giunti al termine del loro cambiamento, risultano altro da ciò che si era iniziato ad osservare.

Interessante è che la “magia” continui in maniera perpetua grazie ad un sistema di aerazione progettato ad hoc. Il suddetto sistema consente ai dipinti di reagire al calore in modo da controllare il tempo in cui la mutazione deve accadere.

L’artista precisa che: “Se il dipinto statico è da considerarsi specchio, poiché quando lo osserviamo proiettiamo su di esso i nostri moti d’animo, in questo caso è provocato il processo inverso: la proiezione è indotta dalla metamorfosi stessa della tela, e come uno specchio l’osservatore reagisce trasformando se stesso; ristabilisce l’equilibrio attraverso un processo analogo e opposto al dipinto cui fa fronte”. 

“Frammenti di Temporama Alchemico – ritratti in movimento” è un’esperienza da non perdere.

Un’emozione indescrivibile veder l’unione tra pittura e chimica che restituisce una nuova forma d’arte. Nessun trucco, nessun inganno, nessuna tecnologia digitale ma la magia avviene: i dipinti mutano mentre li si osserva. L’esempio è dato nella foto di copertina dell’articolo che riporta lo stesso dipinto immortalato in due momenti diversi. Bastano circa 5 minuti di osservazione per veder apparire sulla stessa tela due soggetti diversi. Cinque minuti prima c’era una figura femminile e cinque minuti dopo la stessa si è trasformata in un uomo. Il gioco dell’osservatore continua, basta restare lì a guardare l’opera per veder la metamorfosi ripetersi infinite volte.

Alla domanda:”Come ci sei riuscito?”

L’artista ha risposto:”Non c’è magia in questo, ma il risultato è frutto di anni di studio. Ho applicato le mie conoscenze chimiche al mondo pittorico. Non ho inventato le reazioni chimiche, ma sono stato il primo ad applicarle al campo della pittura”.

Di Francesco Filippelli colpisce l’umiltà con la quale si presenta e la passione per due materie apparentemente lontane: scienza ed arte.

I suoi studi ricordano una sorta di Leonardo Da Vinci dei nostri giorni. Filippelli è un giovane artista che è riuscito a creare innovazione nel mondo della pittura, un campo in cui sembrava impossibile riuscire a proporre qualcosa di veramente nuovo.

 

Informazioni utili: 

La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 14:30 alle 19:30 e il sabato dalle 10:00 alle 19:30. Per chi visiterà la mostra il mercoledì e il sabato avrà l’occasione di incontrare l’artista. 

L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.

Si riporta il link dell’evento: www.spazio57.it/francesco-filippelli 

 

Maura Messina, art-designer napoletana, classe 1985. Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, in particolare al dramma della terra dei fuochi. Dal 2014 collabora con varie testate giornalistiche. Autrice del libro illustrato autobiografico “Diario di una kemionauta” e del romanzo distopico “4891 la speranza del viaggio”, editi da Homo Scrivens. Ha partecipato a numerose mostre d’arte come pittrice. Il suo motto è: per cambiare il mondo basta napoletanizzarlo.