Incuria e degrado. I tesori di Napoli dimenticati.

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di Simona Barra
Napoli con il suo Centro storico patrimonio dell’Unesco dal 1995, conserva ben 27 secoli di storia.
“Considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una delle più antiche città d’Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia ricca di avvenimenti. La sua posizione sulla baia di Napoli conferiscono al sito un valore universale senza uguali, che ha esercitato una profonda influenza su gran parte dell’Europa e al di là dei confini di questa”. (Motivazioni dell’Unesco)
Potremmo definire Napoli bella e dannata. Per quanto il suo territorio possa conservare monumenti di un valore inestimabile, il degrado cui deve sottostare per qualche strano motivo non le permette di mostrarsi in tutta la sua ricchezza.
A cadere letteralmente a pezzi infatti ci sono tesori dell’Unesco completamente abbandonati al degrado.
Il Sacro Tempio della Scorziata ne rappresenta un simbolo. Sita in vico Cinquesanti fu fondata nel 1579 da tre
nobildonne. La chiesa è attualmente chiusa al pubblico e versa in uno stato di degrado fuori dal comune.
Qualche anno fa nel corso di un’inchiesta portata avanti dal Il Mattino sulle chiese napoletane venne alla luce un affresco sconosciuto, un Cristo in croce che risale probabilmente all’anno 1000. Ma nessuno è mai andato lì peraccertarsene e controllare il reperto.
Oppure ancora i resti della chiesa di San Nicola de’Caserti alle porte di Forcella. Abbandonata per anni divenne dapprima nascondiglio per latitanti e sede degli incontri della camorra. Ora è completamente murato e un’associazione tenta di recuperarlo sebbene i costi siano elevati. (fonte ilmattino.it)
Accanto a tesori che sono lì alla portata di tutti ce ne sono altri completamente sconosciuti. È il caso del ritrovo della sede dell’Accademia dei Segreti fondata da Giovanni Battista della Porta. Vi sono all’interno incisioni con riferimenti ai culti egizi lungo un corridoio che probabilmente doveva essere il percorso dei maestri dell’Accademia.
Il problema di questo luogo è che è completamente nascosto nel retro del garage di un condominio.
E’ incredibile poter essere protagonisti di una storia lunga secoli e secoli e non poter preservare le ricchezze che Napoli si è portata dietro. L’incuria e il degrado devastano quello che di bello abbiamo e non sappiamo conservare.

Simona Barra nasce a San Giorgio a Cremano 22 anni fa. Ha studiato al liceo classico Garibaldi di Napoli e ora frequenta la facoltà di Giurisprudenza presso la Federico II. Appassionata di cinema, musica, libri e sport ha iniziato quest'anno la collaborazione con il Domenicale News.