Luce e gas in aumento dal prossimo autunno fino al 40%. Le ragioni dei rincari

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di Alessandro D’Orazio

Sulle utenze domestiche dei cittadini italiani sta per abbattersi, a ottobre, un rincaro senza precedenti: fino al 40% per la luce e altrettanto per il gas. Aumenti che si sommano a quelli già registrati durante il trimestre estivo. La tariffa media annua, per le famiglie, potrebbe così avvicinarsi (se non addirittura superare) gli 800 euro.
La notizia era già stata preannunciata dal ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, il quale durante un intervento al convegno della Cgil ha messo nero su bianco il rischio dei rincari. “Dal primo ottobre – secondo Cingolani – la bolletta elettrica aumenta del 40%. Lo scorso trimestre è aumentata invece del 20%. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle”.

A cosa è dovuta questa impennata? “Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”, ha spiegato Cingolani. Il ministro ha comunque assicurato che “il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie”.

Dopo mesi di pandemia, l’economia mondiale si sta lentamente riprendendo, le aziende stanno tornando a lavorare a pieno regime e la domanda di energia ha subito una notevole impennata. Di conseguenza il costo del gas, fonte principale dell’elettricità, è in forte aumento.

Un altro fattore alla base dei rincari è quello ambientale. Il prezzo della CO2 aumenta a seguito dell’incentivazione alla decarbonizzazione a livello internazionale. Ciò significa che le aziende che producono anidride carbonica, fra le quali quelle energetiche, devono spendere per l’acquisto di quote per le emissioni nel sistema europeo Ets. In buona sostanza, chi vuole inquinare deve pagare.

Il prezzo di queste quote è stato aumentato gradualmente, comportando un incremento dei costi di produzione e, di conseguenza, delle tariffe in bolletta. Nonostante siano attualmente allo studio varie proposte per la risoluzione del problema, la strada più semplice per evitare rincari è quella di usare ancora – redistribuendoli – i fondi dell’Ets; quel denaro cioè che le aziende energetiche pagano per incrementare le emissioni di CO2.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.