Unioni longeve e anniversari da festeggiare

Condividi su

di Mimmo Verrigni

Tra poco più di tre mesi io e mia moglie festeggeremo il nostro venticinquesimo anniversario di matrimonio, le nostre “Nozze d’Argento”, venticinque anni di vita vissuti legalmente insieme, sempre con la stessa persona, sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di stupire. Le unioni così longeve hanno un solo segreto, il totale rispetto reciproco, uniti nel rispetto della diversità e senza mai soffocare o sovrastare l’individualità dell’altro.

Faremo sicuramente una grande festa, a dire il vero non è che io ne abbia molta voglia e penso, conoscendo bene il suo pensiero e il suo modo di essere, sia lo stesso anche per lei, ma faremo ugualmente, come accade spesso, ciò che gli altri, parenti e amici, si aspettano in queste circostanze. In fondo a pensarci bene, mi sembra giusto festeggiare un traguardo così importante con chi ha vissuto da vicino l’intero nostro percorso matrimoniale o una parte di esso, con chi ci è stato accanto nei momenti di allegria e in quelli di tristezza, sarà bello condividere con loro la gioia di essere riusciti a restare insieme per tutti questi anni.

Mi piace pensare che festeggiare questi eventi in un momento storico come quello che la nostra società e non solo, sta vivendo, possa essere d’esempio a quanti nella famiglia tradizionale e nell’unione matrimoniale non credono più. Seppure io appartenga ad una generazione “antica”, sono aperto e favorevole alla modernità della coppia, come sono convinto che in amore non esista età, sono altrettanto convinto che non esista nessun tipo di ostacolo o diversità, né di genere, né di razza e neanche di fede religiosa, purché sia amore puro, va tutto bene.

Mi chiedo solo: perché sono sempre di più le coppie che decidono di non sposarsi? Perché non voler confermare e suggellare un amore, se è vero, con il matrimonio? Perché non volersi assumere le responsabilità morali, legali e civili, con un’unione ufficializzata? Il non vincolo rende liberi, ma liberi da cosa? Liberi di mollare tutto al primo litigio o alla prima crisi? Liberi di scappare alla prima sbandata con un’altra donna o un altro uomo? Le moderne unioni di fatto somigliano un po’ agli acquisti fatti online sulle grandi piattaforme le quali, includendo il reso gratuito, ci incentivano ad acquistare oltre il necessario, compriamo di più, tanto se non ci piace, restituiamo tutto a costo zero ed è come se non fosse successo nulla. E no!

Il periodo di prova si fa prima e si chiama fidanzamento, è quello il momento in cui si testa l’amore, l’affinità di coppia, la fedeltà, il rispetto e la ferma volontà reciproca di costruire un sano futuro insieme. Quando si acquistava esclusivamente nei negozi tradizionali, si poteva rendere la merce solo a fronte del riscontro di un reale problema e comunque, anche lì dove l’esercente accettava il reso, veniva sostituito l’articolo o al massimo veniva emesso un buono da consumare nello stesso punto vendita, non avveniva mai la restituzione del denaro.

È vero, spesso l’amore e il condividere la propria vita con un altro essere è sacrificio, sopportazione, perenne compromesso, ma è anche certezza, sicurezza, poter contare sempre sull’aiuto ed il supporto del proprio partner, in tutti questi anni, quanti litigi abbiamo affrontato, quante giornate trascorse senza rivolgersi la parola o perfino neanche uno sguardo, quanti sì detti pensando al no e in tutto questo l’aver sottoscritto la nostra unione legalmente e nel nostro caso, anche d’avanti a Dio, ci ha aiutati a riflettere, a contare fino a cento prima di prendere decisioni di impeto, di pancia, decisioni dettate solo dalla rabbia del momento di crisi.

Sposatevi e festeggiate le vostre nozze di Carta, di Legno, d’Alluminio, d’Argento e se siete fortunati anche quelle d’Oro, in questo tempo vi accorgerete dell’importanza dell’unione, della condivisione e della complicità, non siate mai stanchi di dialogare tra di voi e discutere, anche animatamente, tutto questo consoliderà il vostro rapporto, il vostro amore, vi accorgerete che il bello delle litigate sta proprio nel poter poi fare pace e se questa non verrà perché vi sarete resi conto che con il tempo qualcosa è cambiato, in quel caso, dopo un’attenta analisi, sarete legittimati a mollare, fortunatamente in Italia perdura il divorzio legale.

 

Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.