Cara democrazia

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di Claude De Bray

Non sono in grado di stabilire quale nazione abbia la democrazia quale fattore predominante, ma da queste escluderei due, forse tre, paesi occidentali nella quale la democrazia di certo non è il valore predominante.

Vorrei partire in questa mia riflessione da alcuni punti che mi lasciano perplesso anzi basito.

In America abbiamo due candidati che si sfideranno alle prossime elezione che insieme superano il traguardo poco invidiabile del 150 anni. Gli americani sembrano preoccuparsi poco di questo fattore.

In Inghilterra l’attuale Premier ha alzato il reddito da lavoro per gli stranieri alla ragguardevole cifra di 45mila euro per poter “giacere” all’ombra della Union Jack; il risultato già devastante della Brexit sarà rafforzato da questa follia che spoglia di quanti lavorano nei pub, ristoranti con paghe ben al di sotto e che difficilmente potranno essere pagati dagli imprenditori che saranno destinati a mollare perché nessun inglese è disposto a fare il cameriere o il lavapiatti e potete scommetterci.

Poi ci sarebbe Orban sul quale nemmeno spreco un commento, salvo il dover rilevare che sulla mia tastiera non esiste la “a” con l’accento acuto.

Approdando in terra italica non basterebbe una enciclopedia solo per definire l’attuale grado di democrazia.

Partendo dalla morte del cavallo di Via Teulada oramai nelle mani della politica più aberrante del secolo, alle dichiarazioni di Gratteri ironiche ma non tanto sui test psicoattitudinali da estendere anche a test antidroga e alcol dei nostri governanti.

Non ultima la polemica sulla foto del sindaco di Bari tra due donne poi identificate come sorella e cognata di un Boss, ma, un episodio simile coinvolse anche il nostro presidente del “coniglio”, in grado di estrarre ben più di un coniglio dal suo cappello magico. Una bella foto con due esponenti del clan Spada in quel di Ostia; ebbene il commento ovvio e scontato fu che non è possibile chiedere il casellario giudiziario a chiunque chieda un selfie.

Mi verrebbe da dire delle due una, mettiamoci d’accordo su questi mezzucci da far rivoltare lo stomaco e chiedersi perché tanta disaffezione alla politica dei cittadini che ne hanno le tasche piene da quando il buon Salvini ha iniziato ad usare i “social” quale propaganda di bassa “lega”.

Attualmente fa banco il Def, il PNRR, ed il buon ministro dell’economia Giorgetti non sa più su quali specchi arrampicarsi stretto nella morsa della Meloni da una parte e della UE dall’altra che non vede l’ora di addossarci l’ennesima infrazione.

Di occasioni ne abbiamo avute per far cassa, dagli extraprofitti delle multirazziali energetiche a finire agli extraprofitti delle banche che avrebbero però colpito soggetti sensibili.

Il risultato è che tutto ricadrà sui cittadini tagliando un po’ di qua e un po’ di là e senza andare tanto per il sottile. È chiaro che a farne le spese sono i servizi, in primis una sanità che è allo sbando sempre più nelle mani di privati, parcellizzata come fosse una industria.

Proprio il diritto alla salute sancito dalla costituzione, orgoglio e vanto di questa democrazia, sembra essere la vittima sacrificale, ma vedrete che i “sacrifici” saranno ben altri e tutti ricadranno sui cittadini non di certo sulle multinazionali a partire da questa ulteriore follia dell’autonomia differenziata che affosserà definitivamente il Sud, già colonia, in barba ai fondi stanziati dal PNRR per il mezzogiorno proprio per diminuire la disuguaglianza tra i territori.

Una nota del tutto personale è che questa proposta palesemente scambio con il presidenzialismo voluto dalla Meloni è fiore all’occhiello di Calderoli, già fautore di una legge elettorale da lui stesso definita una porcata da cui deriva il nome “porcellum” e non aggiungo altro sé non chiedermi quanto rasentino l’incostituzionalità.

In Germania hanno sì privatizzato, ma obbligando le strutture private a garantire, non solo quelle meglio remunerate dallo Stato ma anche quelle di prima assistenza; in pratica una clinica oncologica deve garantire il pronto soccorso ed anche una semplice operazione di appendicite.

In Italia no, le cliniche si accaparrano quelle che vengono pagate a caro prezzo del sistema sanitario senza alcun impegno per tutto il resto, e il fiorire di cliniche all’avanguardia per oncologia, cardiologia fanno affari tali da poter permettersi anche strumentazioni all’avanguardia che un ospedale non può permettersi e continua ad avere gli strumenti dell’allegro chirurgo, a voi le conclusioni.

In Italia tutti i proclami fatti in campagna elettorale sono stati regolarmente smentiti dai fatti, e si, miei cari, crediamo ancora alle favole.

Le opposizioni di un tempo che gridavano allo scandalo per il nodo balneari non sembra abbiano fatto diversamente e di fatto chinato la testa alla volontà della UE.

Abbiamo il tasso di natalità più basso d’Europa e le donne la loro parità di genere non possono che sognarla. Non abbiamo asili che possano consentire alle donne di poter svolgere un lavoro senza un supporto che gli consenta dignità a partire proprio dagli asili. Altro che parità e rivendicazione, dove finanche gli assorbenti hanno subito l’aumento dell’iva.

È di oggi la dichiarazione del nostro Presidente del Consiglio che sancisce un rimborso alle vittime di violenza solo se sfregiate in modo permanente.

Per me che sono un uomo d’amore che crede nell’anima alla continua ricerca della bellezza che sempre più scarseggia, riuscendo a ritrovarla nei miei sogni in cui non c’è spazio per corrotti e corruttori, per venditori di fumo, verrebbe da chiedere al nostro Presidente del “coniglio” cosa si intenda per sfregio permanente, e se intenda anche sfregio il danno psicologico, la paura di uscire di casa e come intenda valutare lo sfregio dell’anima.

Si le donne, cara Meloni, hanno come tutti anche un’anima e mi verrebbe da chiedere la sua dove sia riposta come quella dei grandi ottusi della terra.

Cammini piano sui miei sogni perché sono anche i sogni di tanta gente onesta di questo paese.

“Se avessi il drappo ricamato del cielo,

intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,

i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte

dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,

stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:

invece, essendo povero, ho soltanto sogni;

e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;

cammina leggera, perché cammini sui miei sogni”

William Butler Yeats

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