A Wembley ci siamo giocati anche un pezzo di PIL. Il comparto Food&Wine ne beneficerà

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di Angela Petroccione

Sono ore di gioia ed entusiasmo per un Campionato di Calcio Europeo conquistato dall’Italia in un match contro l’Inghilterra la cui dimensione è andata ben oltre quella calcistica, allagandosi a questioni di natura politica, ideologica e culturale.

La buona notizia, che si aggiunge a quella della vittoria, è che gli effetti potrebbero non limitarsi solo a questi piani, seppur considerevoli.

A ben vedere lo sconfinamento interesserebbe anche aspetti di natura economica andando a toccare oltre l’umore e il cuore degli italiani anche le loro tasche.

La vittoria degli Azzurri, accrescendo la percezione del valore del Made in Italy, sembra infatti destinata nei prossimi mesi a far bene alla bilancia delle esportazioni del nostro paese, con un effetto traino per i prodotti iconici, Food & Wine in testa.

Non c’è due senza tre, sostiene di fatto Coldiretti, dal momento che nei periodi successivi ai mondiali dell’1982 e del 2006 i dati dell’ISTAT hanno dimostrato che la conquista del titolo da parte della Nazionale ha fatto lievitare la vendita dei prodotti simbolo del Belpaese con incrementi a due cifre, con un settore vitivinicolo pronto a giovarne insieme all’intero comparto agroalimentare (+15% nel 1982 +10% nel 2006).

Anche il numero degli stranieri venuti in vacanza in Italia sarebbe cresciuto in seguito alla conquista della Coppa del Mondo (+3,5%). Certo trend non ascrivibili esclusivamente al successo calcistico, ma correlabili sicuramente ad un positivo ritorno di immagine, del quale, in questo momento, non ci resta che attendere i benefici.

Madre, consulente, pallavolista. Per passione. Marketing e comunicazione sono il mio pane quotidiano. Divoro anche libri, accompagnati da Pinot nero.