Cercasi Sindaco disperatamente…

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La conferma di quanto sia complesso nella nostra città provare ad instaurare un clima di “ pacificazione” è data dall’ennesimo ricorso agli studi notarili per decretare la fine di una consiliatura.

I toni aspri e le parole durissime usate dai contendenti sono una triste conferma che nulla è cambiato rispetto a qualche tempo fa. Inoltre, con il ricorso al notaio, si è nuovamente estremizzato uno scontro sul quale si sono scaricati pressioni interne ed esterne, vecchi rancori e odi mai sopiti.

L’unica certezza, per ora, è rappresentata dal balletto pre elettorale che sta andando in scena. Le tensioni già hanno raggiunto un livello di guardia e si spera che con le nuove elezioni si possa uscire fuori da questa palude torbida e limacciosa.

Gli schieramenti sembrano formarsi nel solito perimetro angusto e monocorde: nessuna discussione sulla base di progetti, proposte comuni e condivise, almeno fino a questo momento. Ma forse è ancora troppo presto.

Un discorso a parte “ meritano” le legioni di candidati a sindaco o aspiranti tali che imperversano in città. E comunque è partita la macchina delle pubbliche relazioni e del presenzialismo a buon mercato. La scelta degli ultimi sindaci è stata problematica, anche perché vi è stato un gap di partecipazione. Arrivare all’ultimo momento ( per scelta o per necessità) è stata una costante negli ultimi venti anni. Noi tutti, nel tempo passato, ci siamo crogiolati nell’idea che, in fin dei conti, tutto andava per il verso giusto e che in cambio di un benessere fittizio e della salvaguardia dei propri orticelli fosse anche conveniente barattare qualche nostro diritto.

Abbiamo sbagliato clamorosamente. Casoria non può continuare a galleggiare, dopo aver rischiato la deriva. Quindi, l’esigenza inderogabile di ripartire dalle analisi, dalle idee e dai contenuti. In primo luogo ritrovare un minimo di serenità ed uscire dallo stantio e vetusto perimetro dello scontro a tutti i costi. Ad esempio, quando sento il mio amico Pasquale, sindaco uscente – accusare i “ cospiratori” di essere stato vittima di un “ agguato” con la materializzazione della “sfiducia” dal notaio, mi viene da pensare che anche lui, per ben due volte, è stato protagonista di questa pratica. E allora bisogna mettersi d’accordo: quando a farle è lui ( le sfiducie ) le stesse sono legittime – e quando le subisce si trasformano in agguati? E’ solo un esempio della poca tranquillità che caratterizza questo inizio di campagna elettorale.

Ritrovare serenità anche in queste cose, può rappresentare un buon viatico per voltare pagina e parlare solo di progetti, programmi e contenuti. Bisogna necessariamente abbandonare la politica del piccolo cabotaggio, affrontare il mare aperto scegliendo comandanti con cura e responsabilità. Poi chi vincerà avrà il diritto di governare.

Non è più tempo per amministratori dalle “schettiniche premure”, per navi malferme condotte da capitani umorali, supportati da equipaggi inclini all’approssimazione. Davanti a noi ci sono settimane cruciali, che segneranno un passaggio fondamentale per la nostra comunità. Tra tante speranze deluse e tradite, l’unica certezza è rappresentata dalla facoltà di poter scegliere amministratori capaci e un sindaco che abbia certezza e facoltà di quello che si sta apprestando a fare. Pochi e precisi punti in programmi che non contengano sogni irrealizzabili. L’ambiente, le aree dismesse, la sicurezza ( per quello che compete) la macchina comunale e la possibilità di accedere ai fondi europei sono temi che non hanno connotazione politica specifica. Sono proprio di tutti.

Casoria ha tante persone che possono dare una mano. Certo, adesso pensiamo tutti alla figura del candidato sindaco, giochino al quale non mi sottraggo. E allora mi vengono in mente: l’avvocato Pasquale Tignola, la Prof.Luisa Marro, gli Ing. Salvatore Arcella, Tonino Isoldo e Peppe D’Anna ( gia’ brillante assessore a Frattamaggiore) , lo scrittore Giuseppe Pesce, la giornalista Ornella Esposito, l’ex Dirigente del Comune di Casoria Rosaria Ferone, Mariano Marino, Luca Scancariello e molti altri…

In definitiva, oltre al toto nomi, di tempo ne è rimasto davvero poco – e quello che si staglia all’orizzonte non sembra essere per nulla tranquillizzante.

Nasce nella terra di San Ludovico, divide il suo tempo tra l' Ateneo Federiciano e il Domenicale. Laurea in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione alla Federico II. Da ragazzo voleva fare il critico cinematografico ma ha rinunciato perchè " il cinema è una cosa troppo seria per confonderla con i giornali". Ha diverse passioni, tra queste: parlare con la figlia Ludovica e "passare più tempo possibile davanti al mare" . Specchio d'acqua di riferimento: il porto di Palinuro. E' ardente ammiratore di Paolo Sorrentino, Joe Barbieri e Paolo Conte...Odia le persone che lo toccano quando parlano e non smetterebbe mai di parlare del Napoli. Il suo attuale "pensatore" di riferimento è Hirving Lozano.