Appesantito il calendario fiscale 2017

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  • di Adriana Barbato

Guai in vista per i contribuenti con il nuovo calendario fiscale le cui modifiche sono in questi giorni al vaglio della manovra di bilancio.

Unica nota positiva è la suddivisione del tax day del 16 giugno in due tranche, con lo slittamento a fine mese della prima rata dell’acconto Iperf, Ires ed Irap. Un sospiro di sollievo per famiglie e imprese che pagando 0,40% in più avranno la possibilità di pagare entro il 30 luglio, quindi un mese e mezzo dopo rispetto alla prima rata dell’Imu e della Tasi che resta ferma al 16 giugno.

Tuttavia come spesso accade, ci hanno abituato alla teoria del bastone e della carota, per cui da un lato c’è lo sdoppiamento del tax day ma dall’altro gli emendamenti al Decreto legislativo 193/2016 (decreto fiscale) ampliano il calendario delle scadenze previste per il 2017, aggiungendone delle nuove a quelle già previste.

La questione Iva è quella che potrebbe produrre più problemi. L’invio trimestrale di fatture inviate ed emesse con la possibilità di un primo invio su base semestrale e con diminuzione di sanzioni per errori e/o lacune di comunicazioni, è stato soltanto lievemente smussato.

Non dimentichiamo poi che il 31 maggio è prevista la comunicazione trimestrale sulle liquidazioni Iva. Lo scopo principale di questa misura è quello antievasione, per diminuire la distanza temporale tra dichiarazione e versamenti, in maniera tale da avere sin da subito a disposizione i dati su cui poter lavorare. Tuttavia l’elevato numero di obblighi di comunicazione ha sollevato non poche polemiche da parte sia dei sindacati che del Consiglio Nazionale dei commercialisti.

Infatti il mese di luglio sarà per i commercialisti particolarmente pesante, nell’arco di una settimana si concentreranno 5 adempimenti delicati. Oltre alla chiusura dei 730 il cui invio è stato prorogato al 24 luglio per i contribuenti che hanno deciso di regolarsi in proprio e per i Caf che abbiano già inviato entro il 7 luglio l’80% dei modelli, i professionisti del settore saranno chiamati a gestire l’inoltro delle istanze della voluntary disclosure in versione 2.0, l’invio del modello 770 per i sostituiti d’imposta.

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