Urne aperte anche oggi, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15, per la seconda e ultima giornata dedicata ai cinque referendum promossi dalla CGIL e da un ampio comitato di associazioni. Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo spoglio.
Al centro della consultazione ci sono quattro quesiti relativi alla disciplina del lavoro e uno sulla cittadinanza per stranieri residenti. Nonostante la portata dei temi, il traguardo del quorum – ovvero la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto – appare ancora distante.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, alla chiusura dei seggi di domenica 8 giugno alle ore 23, l’affluenza si è fermata al 22,7%. Un dato leggermente più alto rispetto al 2022, quando a fine prima giornata di voto nei referendum sulla giustizia si era registrata una partecipazione del 20,9%. Più alta anche l’affluenza registrata alle 12 di ieri (7,4%) rispetto al 6,4% del 2022, e alle 19 (16,2% contro il 14,8% del 2022), segnalando un coinvolgimento lievemente maggiore, ma ancora insufficiente per ipotizzare un raggiungimento del quorum.
I quattro quesiti referendari sul lavoro puntano a modificare alcune delle norme chiave introdotte dal Jobs Act e da riforme successive: reintegro in caso di licenziamento illegittimo, maggiore indennizzo per chi lavora in piccole imprese, reintroduzione dell’obbligo di causale nei contratti a termine sotto i 12 mesi e responsabilità solidale negli appalti per gli incidenti sul lavoro. Il quinto quesito riguarda invece la riduzione da 10 a 5 anni del requisito di residenza legale in Italia per gli stranieri extracomunitari maggiorenni che vogliono richiedere la cittadinanza.
Per la prima volta, è stato introdotto il voto fuori sede per chi si trova lontano dal comune di residenza per studio, lavoro o motivi di salute, a condizione che fosse stata fatta richiesta entro le scadenze previste. Anche gli iscritti all’AIRE e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi hanno potuto partecipare, sempre previa richiesta.
Agenzia DIRE – di Piero Bonito Oliva – 09/06/2025 – www.dire.it