Continua l’emergenza freddo. Un appello alle istituzioni della nostra città.

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L’ondata di freddo che da diversi giorni ormai attraversa tutta la penisola non accenna a diminuire: gelo, colonnine di mercurio in picchiata e neve, soprattutto a bassa quota. Le regioni del Centro Sud sono le più colpite dalla morse del gelo, la Puglia al primo posto. In tv impazzano le foto delle spiagge del Salento innevate e dei trulli di Alberobello ricoperti di ghiaccio.

image_resizePer questioni di sicurezza l’Anas sconsiglia di mettersi in viaggio al Sud se non strettamente necessario. Anche in Campania le temperature sono scese al di sotto dello zero, con il Vesuvio e le colline dei Camaldoli imbiancati. Nella nostra Regione la Protezione Civile ha prorogato l’allerta meteo per condizioni meteorologiche avverse dovute a neve e gelate a partire dalle 6 di questa mattina, lunedì 9 gennaio, e per le prossime 48 ore. Con  il calare delle temperature, aumentano purtroppo le  problematiche e le situazioni di emergenza per i senza fissa dimora. Il gelo in Campania è stata la causa della prima tragedia: un senzatetto, padre di tre figli, è morto in Irpinia. Si chiamava Angelo, dormiva nel Mercatone abbandonato. Un altro clochard, di origini indiane, è morto per strada ad Aversa.

A Napoli, per contrastare l’emergenza freddo, l’amministrazione comunale , insieme con l’Anm, ha predisposto l’apertura notturna delle stazioni Museo e Vanvitelli della linea 1 della metropolitana, con l’obiettivo di accogliere i senza fissa dimora. Sul territorio del Comune è attivo il numero della Centrale operativa sociale del Consorzio Gesco, dedicato alla gestione dell’emergenza freddo: 0815627027.  Si stanno moltiplicando in queste ore le iniziative di solidarietà grazie a numerosi gruppi di volontari che stanno raccogliendo indumenti, coperte, e generi alimentari (soprattutto latte, thè e bevande calde) da consegnare ai senzatetto. Anche a Casoria, attraverso la rete dei social network, si è mossa la macchina della solidarietà: tra ieri e oggi diversi cittadini hanno organizzato raccolte e sono scesi in strada a consegnare quanto in loro possesso. E’ notizia di sera ieri la segnalazione, da parte di  un cittadino di Arpino, del ritrovamento di un uomo senza fissa dimora nei pressi del Parco Fontana,  a terra al gelo senza alcun tipo di riparo. Il cittadino ha allertato i Carabinieri che, però, non sono riusciti a trovargli una sistemazione per la notte. Alcune persone, allora, si sono mobilitate per portargli coperte e indumenti, insieme a qualcosa di caldo per ristorarlo. Ma è ancora poco, molto poco, in confronto all’emergenza che chi vive quotidianamente in strada si trova ad affrontare. I dormitori, anche nella città di Napoli, sono troppo poco capienti ed è difficile accedervi, anche perchè di sera sono sempre chiusi.

361379-thumb-full-clochard_milano_no_musicaAllora vogliamo rivolgere noi un appello, al Sindaco, ai nostri amministratori, alla Giunta, ai consiglieri comunali, agli istituti religiosi, ai Parroci, ai responsabili dei gruppi di Protezione civile della città, a tutti coloro che rappresentano le istituzioni di qualsiasi forma e tipo sul nostro territorio: mobilitiamoci, diamoci da fare per aiutare chi è meno fortunato di noi e sta morendo di freddo in strada. Organizziamo punti di raccolta, squadre di soccorso,azioni coordinate di solidarietà. Apriamo le Chiese e i locali parrocchiali, le strutture comunali, le strutture religiose,  i luoghi pubblici di aggregazione. Accogliamo chi non ha un posto dove andare, diamogli un pasto caldo, una coperta, un tetto sotto il quale dormire. Facciamo qualsiasi cosa, ma facciamola. Chiediamo una mano ai cittadini, che non faranno mancare sicuramente il proprio sostegno e si tireranno indietro nel mostrare il loro gran cuore. Se ci si muove insieme, verso un obiettivo comune, si possono raggiungere grandi risultati. Per qualsiasi proposta o iniziativa contattateci.

Noi ci siamo, come giornale e come singoli cittadini…e voi?

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.