Il pagellone ( non richiesto ) della seconda serata del Festival

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di Giosuè Di Palo

La seconda serata del Festival di Sanremo si apre con il doveroso ricordo di Monica Vitti, scomparsa ieri all’età di 90 anni. Un lungo applauso che funge da abbraccio per una delle attrici più importanti del panorama Italiano.

Stranamente anche la seconda serata scorre più velocemente del previsto. Premio Rivelazione, più della super ospite (che poi neanche tanto “super” visto che ce la ritroviamo ogni anno) Laura Pausini, Lorena Cesarini che porta in scena, oltre ad un’umiltà disarmante, la sua storia raccontando dei commenti razzisti ricevuti a seguito dell’annuncio della sua presenza al Festival con estrema gentilezza e semplicità.

Ecco il mio pagellone (come sempre, non richiesto) delle restanti canzoni in gara e ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo:

SANGIOVANNI – Farfalle Con Malibù era riuscito a farsi rendere detestabile perché neanche il tempo di uscire di casa e di accendere la radio che subito “stretteee ferme le lancettee”. Stavolta non fa lo stesso effetto. La canzone è anche orecchiabile, ma manca qualcosa. Voto : 5

GIOVANNI TRUPPI – Tuo padre, mia madre, Lucia. Giovanni Truppi porta a Sanremo un brano delicato, emozionante, il pubblico comprenderà?  Voto: 6

LE VIBRAZIONI – Tantissimo Più che vibrazioni direi urla, o anche stecche. Voto : 3

EMMA – Ogni volta è così Dopo Beppe Vessicchio, l’unico caso in cui si applaude più per la direttrice d’orchestra( Francesca Michielin) che per la cantante. Se, dopo dieci anni dal suo Sanremo, questo è il meglio che è riuscita a portare sul palco.. Voto: 5

 

MATTEO ROMANO – Virale Diciannove anni. Una canzone, Concedimi, che solo su Youtube vanta più di 13 milioni di visualizzazioni. Canta dopo Emma, e tutti si chiedono come faccia ad esibirsi dopo una cantante affermata come lei. E invece dimostra che si può sorprendere anche agli esordi con un’imbarazzo che cede subito il posto alla voce, e che voce. Voto: 6 e mezzo

IVA ZANICCHI – Voglio amarti Ma per caso il testo dice “Voglio amarti”? Non si capiva bene. Si apprezzano l’interpretazione e la voce, ancora così potente, a 82 anni. Voto: 6-

DITONELLAPIAGA E RETTORE – Chimica Non l’avrei mai detto, ma bravissime. Dopo Musica Leggerissima, abbiamo il nuovo tormentone di quest’anno. Chimica il nome del pezzo e quella sul palco. Voto: 7

ELISA – O forse sei tu Dopo 21 anni dalla sua prima e unica partecipazione al Festival che le valse la vittoria, Elisa torna come solo lei sa fare. La canzone è bellissima e cantata magistralmente. C’è poco da dire, l’unica in grado di competere con Mahmood e Blanco per il primo posto. Voto: 9

FABRIZIO MORO – Sei tu Ha fatto i compiti. Classica canzone Sanremese che di più non si può. Voto: 5

TANANAI – Sesso occasionale Pare che sia riuscito ad azzeccarla qualche nota, ma solo per sbaglio. Anche in questo caso credo che i Jalisse non siano molto contenti della scelta fatta da Amadeus. A quest’ora staranno giocando a freccette con la sua faccia. E a te, Tananai, solo una domanda: perché? Voto: 3

IRAMA – Ovunque sarai L’anno scorso ha vissuto il festival in quarantena, riuscendo comunque a convincere e a posizionarsi quinto. Quest’anno proprio no. Voto: 4 e mezzo

AKA7EVEN – Perfetta così “Sei bella, nei tuoi difetti, nelle tue imperfezioni. Baby io ti giuro sei perfetta cosi”. Testo che potrebbe essere stato tranquillamente scritto da Fabio Volo. Almeno non stona. Voto: 5

HIGHSNOB & HU – Abbi cura di te L’anno scorso erano i ComaCose a emozionare con gli sguardi, le parole e gli abbracci. Quest’anno ci pensano loro. Belle voci e grande chimica sul palco. Voto: 6 e mezzo

CHECCO ZALONE Entra in scena e dice che ci sono troppe donne intelligenti quest’anno e che ci vorrebbe almeno una scema, per bilanciare; Poi canta una canzone in dialetto calabrese dove parla di trans. Sfotte Amadeus, interpreta vari personaggi in sketch sempre ben riusciti. In una società che ormai vive di politically correct, dove l’ironia e la comicità si devono appiattire e livellare per non scontentare nessuno Checco Zalone riesce dove Pio e Amedeo hanno fallito. E insegna che si può fare ironia su tutto, con intelligenza e leggerezza. Voto: 10

ERMAL META Se avesse partecipato anche quest’anno probabilmente l’avremo visto sul podio assieme a Mahmood, Blanco ed Elisa. Arriva sul palco della Costa Toscana a Sanremo e canta Un milione di cose da dirti. Pulito, come sempre. Emozionante, come sempre.

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