Stipendi diminuiti nel 2025! Una ferita reale, non solo percepita

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di Gaetano Iannone

“Il Mio Stipendio è Diminuito nel 2025: Una Ferita Reale, Non Solo Percepita”

Da gennaio 2025, aprire la busta paga è diventato un momento di amara sorpresa. Come molti lavoratori  del settore pubblico, ho visto il mio stipendio netto ridursi in modo significativo. Non è un’impressione: è un calcolo arido, nero su bianco. E la spiegazione, purtroppo, è chiara: le nuove regole fiscali hanno trasformato un bonus che ci sosteneva in un labirinto di detrazioni che penalizza chi, come me, conta su un reddito fisso.

Cosa è Cambiato? Un Taglio al Cuneo che Taglia il Mio Reddito
Fino al 2024, il “taglio del cuneo fiscale” era un vero alleato: uno sconto diretto sui contributi INPS (fino al 7% per redditi sotto i 25.000€), chiaramente visibile in busta come “Esonero 6-7%”. Quel bonus aumentava il netto in modo tangibile.
Da gennaio 2025, invece: Il bonus è stato “nascosto” nell’IRPEF, trasformandosi in una detrazione opaca e meno generosa.

Dipende ora dal reddito complessivo (non solo lo stipendio): affitti, investimenti, straordinari possono far superare le soglie, annullando il beneficio.

Per me, che guadagno tra i 20.000 e i 32.000€, il bonus è solo una detrazione fissa di 1.000€ l’anno (83€ al mese), ben lontana dal 6-7% di prima.
La Beffa: Rischi di Restituire il Bonus a Fine Anno
La vera angoscia? Il rischio di dover ridare indietro i soldi. Se il reddito totale supera anche di poco le soglie (es. per un affitto occasionale o straordinari), a dicembre potrei ritrovarmi un conguaglio negativo, “La certezza si ha solo in sede di conguaglio”. Per noi pubblici dipendenti, già penalizzati da stipendi miseri, è un macigno. Dobbiamo monitorare ogni euro extra per non sforare, vivendo con l’ansia di un futuro rimborso.
Non Solo Bonus: Le Addizionali Ci Sfiniscono

A completare il quadro, l’aumento delle addizionali regionali e comunali in molte aree, come la Campania. Un ulteriore morso al netto, che nessuna detrazione compensa. Il risultato? Lo stipendio è più basso non solo in percezione, ma nei fatti. Per chi, come me, ha mutui e bollette da pagare, la differenza si sente ogni giorno.

Conclusione: Una Delusione che pesa sul futuro
Come lavoratore pubblico, so che il mio ruolo è al servizio della collettività. Ma quando le riforme fiscali rendono il mio impegno meno sostenibile, la delusione è profonda. Quel bonus del 2022 nato per l’emergenza (inflazione, energia) è stato svuotato, reso strutturale solo sulla carta. Oggi, mentre firmo buste paga più magre, chiedo: come si può chiedere stabilità a chi vede erodere la propria?

La risposta, purtroppo, è scritta nei numeri: da gennaio, il mio conto in banca lo conferma ogni mese.

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