A SUCCIVO IL FESTIVAL DELLA MUSICA INDIPENDENTE

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Sport e musica. Una scelta sicuramente vincente quella di abbinare al Festival dello sport di Succivo (di cui vi abbiamo già parlato), un Festival della Musica indipendente. Sabato 25 luglio, nell’area del parcheggio Montegrappa, le attività sportive che in queste sere si alternano, intrattenendo i sempre numerosissimi spettatori, si fermeranno per lasciare il palcoscenico a una serie di gruppi emergenti campani.

A partire dalle 21,00, infatti, si esibiranno a Succivo i “Pennelli di Vermeer”, che rappresentano un progetto musicale e non solo; un’opera aperta, sempre in evoluzione dove transitano, si scontrano e si fondono il rock, il teatro, la canzone d’autore. La parola che contraddistingue il progetto è contaminazione, di generi, di linguaggi espressivi, di umori e di persone. Un laboratorio musico/teatrale privo di confini (gli unici sono quelli del palcoscenico) dove l’Arte è intesa come esperienza esistenziale, ricerca, terapia.

A seguire, i “Blu di Metilene”, con un live show potente e cangiante, che cattura l’attenzione dello spettatore in un vortice di sensazioni contrastanti e al tempo stesso complementari, volto soprattutto al richiamo di una presa di coscienza rispetto ad una società in via di annullamento e distruzione, sempre in bilico tra contenuti dai toni introspettivi e suggestionali.

locaTerze ad esibirsi, le ragazze del duo “Coma βerenices”. La band prende il nome da una piccola costellazione visibile nelle notti primaverili o estive quando il cielo non è inquinato.
Secondo un’antica leggenda greca, si trova lassù da quando la regina Berenice fece voto solenne di consacrare ad Afrodite la sua bellissima chioma come pegno d’amore.
Nella costellazione, spicca una coppia di stelle doppie dai colori contrastanti, molto vicine e ben riconoscibili.
Da qui, la scelta del nome di questo duo composto da Antonella Bianco e Daniela Capalbo che, dopo varie e diverse esperienze musicali, hanno deciso d’intraprendere un pezzo di strada insieme.

Ultimi, ma solo in ordine di esibizione, i “Rewout”, un progetto musicale con l’obiettivo di riconsiderare l’idea di rock, dandole sfaccettature alternative, dove si fonde l’arte visiva alla musica, in uno spettacolo on-stage che miscela sapientemente ritmo, melodia, danza, coreografie, teatro, il tutto correlato dal suono rock che la band tira fuori nelle proprie composizioni, nelle quali si riversano le diverse radici artistiche e i diversi gusti musicali di ognuno di loro. Trova spazio in contemporanea il messaggio socioambientale – introspettivo che caratterizza i testi e al quale sono collegate e ispirate le coreografie e scenografie facenti parte dello spettacolo.

Il Festival della musica nasce dalla collaborazione con Rocks Event, dalla voglia di creare, nella nostra piccola provincia, nuovi canali, nuove conoscenze musicali e di dare spazio soprattutto alla musica indipendente.

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.